Lunedì mattina, il gigante americano Liberty Media ha annunciato di aver acquisito l’86% della MotoGP in un accordo del valore di 4,2 miliardi di euro.
L’accordo – che sarà completato entro la fine del 2024 – vedrà Liberty detenere la proprietà dei due maggiori campionati motoristici: Formula 1 e MotoGP, anche se quest’ultimo continuerà ad essere gestito in modo indipendente da Dorna.
La notizia dell’acquisizione della MotoGP da parte di Liberty ha fatto temere agli appassionati che la serie potesse subire cambiamenti deleteri con la nuova proprietà.
Tuttavia, nel corso di una telefonata con gli investitori tenutasi lunedì 1 aprile, il presidente ed amministratore delegato di Liberty Media, Greg Maffei, ha dichiarato che l’azienda non ha intenzione di cambiare radicalmente la MotoGP.
“Quello che abbiamo visto in F1 è che, man mano che cresceva la fanbase, la monetizzazione diventava più facile perché i partner – siano essi partner di broadcasting, promotori o sponsor, e se guardano al branding o all’attivazione, e sempre più all’attivazione – sono tutti parte integrante”.
Photo by: Zak Mauger / Motorsport Images
“Quando l’entusiasmo cresce, la domanda cresce, il pubblico cresce, tutto confluisce in una sorta di volano positivo. E questo è ciò che abbiamo sentito in Formula 1, tutti questi elementi si sono uniti. E mi piace credere che questo sia il potenziale anche qui”.
“Questo è un prodotto incredibile, non abbiamo intenzione di cambiare questo sport. È uno sport fantastico, con una grande base di fan, che offre una competizione ed un’emozione incredibili”.
“Il nostro obiettivo è quello di aprirlo ad un pubblico più vasto e ad una serie più ampia di partner commerciali di tutti i tipi. E credo che queste cose vadano di pari passo”.
Durante la telefonata, sia i rappresentanti di Liberty che il direttore sportivo di Dorna, Carlos Ezpeleta, hanno ripetutamente sottolineato che la MotoGP non può essere organizzata su circuiti cittadini.
Questo in risposta ai commenti dei fan sui social media, secondo i quali la MotoGP potrebbe seguire la strada che la F1 ha intrapreso negli ultimi anni, quando il suo calendario si è ampliato con un maggior numero di circuiti cittadini.
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