I responsabili del Commercio europeo chiedono lo stesso trattamento di Canada e Messico. Sullo sfondo, la minaccia del sovranismo Ue
La fumata bianca non sembra lontana, ma Europa e Stati Uniti devono ancora lavorare di diplomazia. Perché Washington vuole mantenere in vita gli incentivi per auto elettriche “made in Usa” previsti dall’Inflation Reduction Act (ITA), ma Bruxelles pretende uno “status speciale” per i suoi costruttori, discriminati dalla nuova legge americana.
Aut aut
A mettere le cose in chiaro è Jozef Sikela, ministro del Commercio della Repubblica Ceca, Paese che detiene la presidenza di turno dell’Unione europea. “Ci aspettiamo una deroga all’interno dell’Inflation Reduction Act per gli Stati membri dell’Ue”, dichiara in conferenza stampa, dopo un incontro informale a Praga con i colleghi europei e l’omologa d’Oltreoceano, Katherine Tai.
“Idealmente – continua– vorremmo godere delle stesse condizioni di Canada e Messico, ma dobbiamo essere realisti e capire cosa si può negoziare”. Alle sue parole, seguono quelle di Valdis Dombrovskis, responsabile per il Commercio dell’Ue, che è invece più risoluto del ministro ceco.
Task force della speranza
Una minaccia non troppo velata, che potrebbe riferisti al “sovranismo dell’auto elettrica” agognato da Francia e Germania. Di sicuro c’è che Dombrovskis si porta avanti e pianifica già una controffensiva alla mossa di Biden, promotore del neo-protezionismo a stelle e strisce.
È quello che chiede anche l’industria europea, con Carlos Tavares a fare da portavoce. Un appello, quello del ceo di Stellantis, che ha però la Cina come bersaglio principale. In ogni caso, prima di arrivare alla guerra commerciale, il tavolo Usa-Ue dovrà ricucire lo strappo. Si parte questa settimana.
Fonte: Reuters