In occasione delle Finali Ferrari 2022 abbiamo visto e toccato dal vivo la Purosangue. Ecco l'effetto che fa
Lo sappiamo bene: le auto in foto sono belle, ma vederle dal vero è tutta un’altra cosa. Se poi l’auto in questione è la Ferrari Purosangue, il primo SUV (che SUV non è) di Maranello, allora trovarcisi a tu per tu è quasi essenziale. Perché le linee tracciate da Flavio Manzoni sono sinuose e sportive e la luce che le abbraccia la muove anche da ferma.
Per vedere l’effetto che fa
E se le linee da raccontare sono difficili, forse più facile è dire di come si sta dentro. Certo, è tutto nuovo per l’universo Ferrari. E non perché manca il monitor centrale o perché il volante è diverso. No, per la prima volta da Maranello è uscita un’auto che di porte non ha due ma quattro. Che si aprono a libro. E danno e dietro una coppia di adulti ci sta non comoda. Comodissima.
Un po’ di numeri
E poi c’è il cofano che dà accesso alla meraviglia del SUV (che SUV non è) del Cavallino: il V12 aspirato, ad accompagnare con i suoi 725 CV i 4 occupanti. Numeri che ti fanno venire voglia di scappare, sfondare il vetro che separa te e la Purosangue dall’esterno e – approfittando del trambusto delle Finali Mondiali – farti un giro. Di quelli lunghi. Di quelli che non finisco mai.
Perché una Ferrari è sempre una Ferrari. E una Ferrari così, che non c’è mai stata, la voglia la fa andare fuorigiri.