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Le 5 tendenze che in 5 anni cambieranno il mondo dell'auto

le 5 tendenze che in 5 anni cambieranno il mondo dell'auto

Le 5 tendenze che in 5 anni cambieranno il mondo dell’auto

ROMA – Dxc Technology, azienda Usa leader nei servizi tecnologici globali, ha previsto 5 scenari evolutivi attraverso cui l’industria automotive rimodellerà il nostro rapporto con l’auto nei prossimi 5 anni. Il passaggio ai veicoli software-defined (definiti dal software, Sdv) sta trasformando il comparto automobilistico, dal modo in cui le auto vengono progettate a quello in cui vengono prodotte, fino al modo in cui si utilizzano e ricevono assistenza. Dxc e Luxoft (società di Dxc), aziende specializzate nel software automotive, hanno identificato le 5 tendenze che stanno accelerando maggiormente.

Nel primo punto viene evidenziato come il software del veicolo sarà importante quanto il suo logo, poiché le auto di domani saranno mezzi Sdv, con caratteristiche e funzioni controllate proprio dal software. “Gli Sdv saranno conosciuti più per la loro esperienza d’uso che per le loro caratteristiche fisiche – spiega Matthias Bauhammer, global lead, robotic drive offering di Dxc – Il software creerà una connessione diretta tra la casa automobilistica e il cliente, consentendo alle aziende di essere guidate dalla piattaforma e di fornire servizi personalizzati ai clienti attraverso i loro veicoli. Questo scambio di dati non sarà limitato a una singola auto e al suo produttore. I “dati di massa” provenienti da milioni di veicoli possono essere utilizzati per fornire servizi di mobilità più intelligenti all’interno di un intero ecosistema automobilistico”.

Il secondo punto interessa la capacità dell’auto di rinnovarsi e offrire aggiornamenti su richiesta, praticamente come avviene con l’implementazione degli smartphone attraverso update e nuove app. Secondo gli esperti, con i veicoli sempre più definiti dal software e connessi al web, aumenterà la loro capacità di auto-ripararsi e auto-rinnovarsi. Il terzo aspetto riguarda la “Generazione Z”, secondo cui il concetto di possedere un’auto potrebbe appartenere al passato dal momento che i giovani apprezzano la comodità dell’auto ma non il modello tradizionale di proprietà, tipicamente costoso, ad alta responsabilità e poco flessibile. Un approccio diverso alla mobilità consiste quindi nel pagare un veicolo solo quando serve, magari attraverso un servizio di noleggio in abbonamento, car-sharing o peer-to-peer.

Nel quarto punto viene evidenziata la crescente diffusione dell’Internet delle cose (IoT), grazie alla quale la connettività integrata nelle auto verrà utilizzata per trasmettere in tempo reale la diagnostica del veicolo. Tradotto in pratica, significa che l’auto sarà in grado di organizzare un appuntamento con un meccanico ancora prima che l’utente possa accorgersi di avere un problema.

Infine, l’ultimo punto interessa l’evoluzione del ruolo dell’idrogeno nell’alimentazione dei veicoli elettrici tant’è che secondo gli esperti, man mano che i veicoli diverranno sempre più software-defined, è previsto un ulteriore sviluppo delle fonti di carburante alternative capaci anche di rendere più veloce il rifornimento.

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