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L'auto elettrica al G20 di Bali: occhi puntati sulle mosse di Biden

L'Inflation Reduction Act continua a far discutere, ma Washington conferma che continuerà a lavorare con Europa e Corea del Sud

l'auto elettrica al g20 di bali: occhi puntati sulle mosse di biden

L’appuntamento era in agenda dall’estate. Europa e Corea del Sud aspettavano da mesi il G20 in Indonesia per trovarsi faccia a faccia con Joe Biden e i funzionari degli Stati Uniti. L’obiettivo? Sempre lo stesso: strappare qualche promessa concreta su una revisione dei nuovi incentivi americani per le auto elettriche pensati per premiare (quasi) esclusivamente il Made in Usa.

Ora che sul vertice di Bali è calato il sipario, cosa sappiamo sul futuro dell’Inflation Reduction Act (IRA) e delle Case straniere in America? Dal sud-est asiatico emergono solo segnali distensivi, a dimostrazione che un compromesso, alla fine, dovrebbe trovarsi.

“Grave shock”

Il primo a tendere la mano ai partner d’Oltreoceano è stato Bruno Le Maire, potente ministro delle Finanze francese: “Comprendiamo appieno la determinazione di chi difende i propri interessi economici e promuove tecnologie verdi – le sue parole –, ma questo non può avere effetti collaterali sugli alleati europei”. Per Le Maire, i bonus così come sono stati pensati sono un “grave shock”.

La sua speranza è di chiudere il caso già entro inizio dicembre, quando il presidente transalpino Emmanuel Macron sorvolerà l’Atlantico per una visita alla Casa Bianca. Un auspicio più che comprensibile, considerato che l’industria del Vecchio Continente soffre già per il caro-energia: “Non vogliamo che, al termine della guerra in Ucraina, l’Europa sia indebolita”, ha aggiunto il ministro, meno “belligerante” rispetto alle precedenti mosse dal retrogusto di sovranismo Ue dell’auto elettrica.

Win-win?

Anche il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol ha incontrato Biden, ribadendo la richiesta di non discriminare i costruttori esteri. Washington, da parte sua, ha garantito che l’applicazione della legge terrà conto del contributo degli investimenti sudcoreani all’economia statunitense.

“Siamo pronti, nei limiti della legge che il Congresso ha approvato – ha aggiunto la segretaria al Tesoro Usa, Janet Yellen –, a lavorare con Europa e Corea del Sud per rispondere alle loro preoccupazioni, finché potremo, e spiegare come l’IRA andrà anche a loro vantaggio”.

Già, ma come? Allo stato è tutto da vedere.

Risolviamola a parole

Escluso, invece, un ricorso all’Organizzazione mondiale del commercio (OMC o WTO): “Alcuni membri hanno dichiarato di avere difficoltà”, ha riferito il direttore generale Ngozi Okonjo-Iweala. Nonostante infatti le denunce verbali di agosto, sarebbero troppo lunghi i tempi per rivolgersi alla giustizia internazionale.

Meglio quindi continuare con i colloqui bilaterali, che l’OMC “incoraggia fortemente”. Per il Vecchio Continente, c’è la task force Usa-Ue, che lavora incessantemente nel tentativo di sbrogliare la matassa. Salutata Bali, si torna dunque a casa. I dialoghi vanno avanti, ma stavolta con una certezza in più.

Fonte: Reuters

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