La Hyundai di Lappi distrutta contro il palo abbattuto
«È un vero peccato per Lappi – ha commentato Ogier da grande fuoriclasse, anche di sportività – Adoro la competizione e ieri (venerdì per chi legge, ndr) stava correndo ad una velocità straordinaria: un vero peccato». “Onore delle armi” a parte, con la sua Toyota Gr Yaris il francese è subentrato al comando della gara, che ora guida con poco meno di 36” di vantaggio sul compagno di scuderia, il britannico Elfyn Evans, che ha ceduto una decina di secondi a Ogier nella giornata di sabato.
A poco più di 61 chilometri dalla conclusione (i 4 stage di domenica), il podio virtuale è completato da Thierry Neuville (Hyundai i20 N), che viaggia a 4,3” dalla piazza d’onore e non deve preoccuparsi troppo di chi lo segue: il campione del mondo in carica Kalle Rovanperä (Toyota Gr Yaris) è quarto, ma 53,9” dal belga. La nuova classifica individuale verrà verosimilmente stabilita in base all’ordine d’arrivo del Power Stage, i cui punti saranno determinanti perché in questo momento Ogier sarebbe in testa a quota 51, una lunghezza in più rispetto al giovane iridato.
Dani Sordo (Hyundai i20 N) si è issato in quinta posizione, seppur con un ritardo di oltre 2 minuti e 21 secondi dalla vetta. Lo spagnolo della scuderia coreana è anche l’ultimo pilota della classe regina della Top 10 perché il sesto, Gus Greensmith (Skoda Fabia), compete nel Wrc2 ed è lontano oltre 8 minuti da Sordo. Ott Tänak (Ford Puma), attualmente in testa al mondiale con 41 punti, è nel frattempo risalito fino all’undicesimo posto con la decima piazza occupata da Kajetan Kajetanowicz a meno di due minuti. Takamoto Katsuta con l’ultima Yaris è 25esimo a quasi un’ora e tre minuti dalla vetta, seguito da Jourdan Serderidis (Ford Puma), in 26esima posizione (quasi 27 minuti più indietro), e da Pierre Louis Loubet (Ford Puma), ultimo a poco meno di un’ora e 52 minuti da Ogier.