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Lamborghini – Winkelmann: “2022 da record, in arrivo una GT 2+2 elettrica”

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Lamborghini – Winkelmann: “2022 da record, in arrivo una GT 2+2 elettrica”

Il 2022 è stato, ancora una volta, un anno record per la Lamborghini, con una crescita a doppia cifra per consegne, fatturato e redditività operativa. A fronte di volumi in crescita del 10% a 9.233 unità, il fatturato ha superato per la prima volta la soglia dei 2 miliardi di euro, attestandosi a 2,38 miliardi di euro, grazie a una crescita anno su anno del 22%. Inoltre, la Casa di Sant’Agata Bolognese ha visto l’utile operativo migliorare del 56% fino a 614 milioni di euro, spingendo il margine al 25,9%, oltre cinque punti percentuali in più rispetto al 20,2% del 2021. “Continua la nostra crescita aziendale e, anche per il 2022, possiamo confermare con orgoglio il raggiungimento di obiettivi di altissimo livello. Questi numeri arrivano in un anno molto importante per l’azienda, che coincide con l’anniversario dei 60 anni dalla nascita e l’ingresso nella seconda parte del programma Direzione Cor Tauri, il più importante piano di investimenti che guiderà il nostro percorso di crescita, migliorando ulteriormente la nostra performance finanziaria e il valore del nostro brand e della nostra azienda, ha spiegato il presidente e amministratore delegato Stephan Winkelmann nel corso di una tavola rotonda con la stampa italiana.

La spinta della Urus. Il miglioramento dei risultati finanziari dell’anno scorso è, sostanzialmente, da attribuire alla svolta impressa oltre un lustro fa con la decisione di ampliare la gamma grazie alla Urus. La Suv ha consentito alla Casa del Toro di imboccare un percorso di “crescita esponenziale”, con consegne e ricavi più che raddoppiati se confrontati con il 2017 e una redditività in costante miglioramento: il 2022 rappresenta il quinto anno consecutivo di crescita per il margine operativo. “In questi anni, caratterizzati da una situazione economica e geopolitica difficile, abbiamo avuto l’occasione di dimostrare la nostra resilienza e la capacità di lavorare per raggiungere risultati economico-finanziari eccellenti. Il 2022 è stato l’esercizio migliore di sempre su tutte le metriche finanziarie e di business”, ha commentato il direttore finanziario Paolo Poma, mentre Winkelmann ha sottolineato un ulteriore fattore di spinta per la redditività: la Lamborghini ha venduto “vetture con un margine più alto non solo per il prezzo unitario più elevato, ma anche per il maggior numero di contenuti opzionali e un aumento dei livelli di personalizzazione”.

Le vendite. In tale contesto, la Urus è ormai centrale nelle politiche commerciali della Lamborghini, con 5.367 veicoli venduti l’anno scorso (+7%), quasi il doppio della Huracán (3.113 unità, +20%). L’Aventador, ormai prossima al termine della produzione (previsto a settembre), è stata invece consegnata in 753 esemplari (798 nel 2021). Equilibrata la crescita geografica, con un +14% in Asia, un +10% in America e un +7% nella regione Emea. Gli Stati Uniti si confermano al primo posto in assoluto (2.721 vetture consegnate, +10%), seguiti da Cina, Hong Kong & Macao (1.018, +9%), Germania (808, +14%), Regno Unito (650, +15%) e Giappone (546, +22%).

Parte la seconda fase del piano. Con il 2022 ormai alle spalle, la Lamborghini è ora pronta a fare il suo ingresso nella seconda fase del piano industriale Direzione Cor Tauri, presentato nella primavera del 2021. In particolare, il 2023 sancirà l’inizio di una nuova era nella storia dell’azienda, con il lancio della nuova supersportiva V12, ossia l’erede dell’Aventador. L’ibrida plug-in di Sant’Agata Bolognese è il primo passo verso l’elettrificazione dell’intera gamma di modelli secondo un progetto che si concluderà alla fine del 2024 e vedrà impegnata una parte dei 2,6 miliardi di euro di investimenti in programma fino al 2028 (che, oltre al prodotto, riguardano le strutture produttive, come dimostrato dalla trasformazione già in corso del reparto corse e dalla decisione di allargare la linea della Urus per ampliare la gamma). “Il 2023 rappresenterà un anno ricco di sfide e di cambiamenti che siamo pronti ad affrontare spingendoci sempre oltre. Abbiamo la possibilità di focalizzarci sui prossimi obbiettivi anche grazie a una lista d’attesa di 18 mesi che ci consente di proiettarci ai traguardi futuri con fiducia e tranquillità”, ha sostenuto Winkelmann, aggiungendo un ulteriore fattore a sostegno del suo ottimismo: “La produzione della Huracán e della Urus pianificata per il 2023 e anche per il 2024 è già venduta”. Inoltre, i “primi due mesi dell’anno sono andati molto bene e fino ad adesso le cose stanno andando secondo le nostre attese, nonostante le tante avversità che ci sono nel mondo. Commenti positivi anche da Poma, secondo il quale il 2022 “ci permette di guardare con ottimismo al percorso di crescita del nostro brand e della nostra azienda”.

Il futuro. Crescita che passa non solo dal lancio della prima vettura ibrida e dall’elettrificazione completa della gamma, che consentirà di ridurre di almeno il 50% le emissioni di CO2, ma anche dalla transizione all’elettrico puro, con l’arrivo di un quarto modello, una novità talmente importante da aver determinato un aumento degli investimenti del piano Direzione Cor Tauri dagli iniziali 1,8 miliardi a 2,6 miliardi. Sarà una GT 2+2 e sarà elettrica, ha ribadito Winkelmann. “Prevediamo di lanciarla nel 2028”. L’anno dopo, invece, arriverà la variante elettrica della Urus. Del resto, il quarto modello condividerà gli stessi spazi produttivi con la Suv, per la quale è già previsto per l’anno prossimo un restyling all’insegna anche dell’elettrificazione. Il numero uno di Sant’Agata Bolognese, che ha escluso un progetto di quotazione in Borsa (“Non c’è nessun segnale in tal senso, l’Ipo non è sul tavolo”), ha anche parlato del possibile uso degli e-fuel: “Abbiamo ancora tempo per decidere, ma noi vediamo opportunità più per l’attuale parco circolante, il motorsport o le vetture storiche”.

Crescita controllata. Durante la tavola rotonda, non è mancata una domanda sulla possibilità di superare la soglia delle 10 mila vendite, ma Winkelmann ha rimarcato lo scarso entusiasmo per un traguardo del genere: “Noi guardiamo sempre a una crescita controllata, per cui non sono importanti i numeri delle vendite, ma il margine per vettura. Da una parte, dobbiamo bilanciare i tempi d’attesa perché non siano troppo negativi per noi. Dall’altra, per crescere come produzione dobbiamo sempre valutare i fornitori, i turni, gli investimenti. Tutte queste cose vanno messe insieme e devono essere durature nel tempo. Negli ultimi anni siamo cresciuti e abbiamo fatto un salto di 2 mila unità ed è chiaro che abbiamo del potenziale per un ulteriore miglioramento, ma non vogliano andare oltre le richieste del mercato. La crescita deve essere adeguata a quello che ci possiamo permettere e le vetture devono rimanere esclusive e soddisfare i sogni dei nostri clienti”. Infine, una curiosità legata all’elettrificazione e, in particolare, alla tecnologia dei supercondensatori: “Non l’abbiamo abbandonata e stiamo valutando l’ipotesi di avere questa tecnologia su few-off o edizioni limitate, ma non abbiamo ancora preso una decisione”.

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