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Lamborghini Urus, la nuova generazione sarà elettrica: anticipazioni e uscita

Nei prossimi sei anni, la Lamborghini si prepara a entrare in una nuova fase della sua storia, che culminerà con l’arrivo di una nuova Urus (solo elettrica) nel 2029. A inaugurare la genealogia delle Bev sarà però, un anno prima, un modello del tutto inedito, probabilmente crossover. Mentre nel 2024 anche la Huracán avrà un’erede: la supercar sarà un’ibrida plug-in, come l’auto che presto sostituirà l’Aventador

In breve

IL FATTO

In un recente incontro con la stampa, in cui ci è stata svelata in anteprima l’attesissima erede della Aventador, la Lamborghini ha fornito ulteriori dettagli sui propri piani a medio termine. Tracciando una roadmap, si potrebbe dire, dello sviluppo della gamma e delle novità attese sul mercato dopo il lancio della nuova ammiraglia V12, il cui reveal è ormai questione di settimane. A calendarizzare ufficialmente i nuovi arrivi è stato il ceo del Toro in persona, Stephan Winkelmann. Dal 2024 al 2029, si parte con la nuova Huracán ibrida plug-in per arrivare all’erede elettrica della Urus, preceduta di un annetto (2028) dalla prima, vera Bev della Casa di Sant’Agata Bolognese, che potrebbe essere una crossover 2+2 posti. Ecco le ultime anticipazioni e indiscrezioni trapelate, modello per modello.

VOGLIO SAPERNE DI PIÙ

Nuova Urus. La Lamborghini aveva promesso due elettriche entro il 2030. E se una è quel quarto modello da tempo annunciato, atteso per il 2028, sarà invece l’erede della Urus ad occupare la seconda casella, nel corso del 2029. La super-Suv del Toro, dunque, diverrà una Bev nell’ambito di una strategia che punta a una drastica riduzione delle emissioni, non solo nell’offerta di prodotto ma anche nelle attività industriali. Nel frattempo, come vi abbiamo anticipato pochi giorni fa, nel corso del 2024 la Urus riceverà un restyling di metà carriera (muso più aggressivo, modifiche aerodinamiche e, negli interni, un sistema di infotainment aggiornato) che andrà di pari passo a un ampliamento della gamma motori. Nello specifico, è previsto (e confermato) l’innesto di una variante V8 ibrida plug-in che potrebbe spingere la sport utility fino a una potenza di 700 cavalli.

Erede Huracán. L’altra conferma giunta dai vertici aziendali riguarda il modello che andrà a sostituire la Huracán. Si parla, a livello di tempistiche, del finire dell’anno prossimo, per una vettura che, senza andare sull’elettrico tout-court, abbraccerà inevitabilmente la tecnologia ibrida, che, al pari di quanto visto sulla LB744 – nome in codice del modello pronto per la staffetta con la Aventador –, sarà di tipo plug-in. Una scelta, quella della soluzione Phev (o per dirla alla maniera della Lambo, Hpev, sigla che sta per “high performance electric vehicle”) non così scontata: si poteva pure ipotizzare che la Lamborghini optasse per un livello di elettrificazione più leggero, da abbinare a un cuore endotermico forse non più a dieci cilindri. Già, perché la “seconda punta” della Casa di Sant’Agata, si dice, potrebbe operare un downsizing della componente endotermica, adottando, al prossimo giro, un V8 biturbo. Su questo specifico punto, però, Winkelmann è rimasto molto più abbottonato, senza fornire ulteriori dettagli riguardanti al progetto. La Huracán, intanto, veleggia verso il ricambio generazionale con la sua ultima evoluzione, la variante “all-terrain” Sterrato. Sarà lei a scrivere i titoli di coda della saga? Probabilmente no: siamo pronti a scommettere che alla Lamborghini abbiano in serbo ulteriori versioni speciali o limited edition, da qui alla fine del 2024.

La prima elettrica. La gamma del Toro non sarà solo rinnovata ma, come detto, anche ampliata. Attualmente composta da tre modelli, nel 2028 andrà aggiungere un quarto elemento, che per diversi motivi assumerà una valenza storica. Innanzitutto perché sarà la prima Lamborghini completamente elettrica: una nuova pietra miliare, insomma, attesa almeno dal giorno in cui, nel 2017, la Casa emiliana ha mostrato al pubblico la concept Terzo Millennio, hypercar con propulsione a batteria e alimentata non da batterie al litio, ma con dei supercondensatori. La Bev introdurrà poi una tipologia di carrozzeria attualmente assente nella gamma emiliana. Da tempo, infatti, si parla del possibile innesto di una vettura con interni 2+2 posti; all’atto pratico, il progetto finale dovrebbe tradursi in una sorta di crossover concettualmente a metà strada con ciò che lasciava immaginare la concept Asterion del 2014 e ciò che oggi rappresenta la Urus. Per capirci, la quarta Lambo sarà una coupé leggermente rialzata, con due sole portiere e interni a quattro posti.

IL PUNTO DI VISTA

Forse come mai prima d’ora, a Sant’Agata bolognese soffia il vento del cambiamento. Da qui ai prossimi sei anni, infatti, la Lamborghini si prepara ad un profondo rinnovamento tecnologico, aprendo il proprio mondo all’elettrificazione che, come spiegato sopra, sarà dosata a vari livelli. Allo stesso tempo, il piano industriale “Direzione Cor Tauri” chiama la Casa a reinventarsi, aprendosi a nuove forme di sportività, come già accaduto in passato con la Urus. In questo senso, la svolta avverrà proprio con l’arrivo del quarto modello, che affiancherà a un propulsore inedito per la Casa un concetto di supersportiva altrettanto inesplorato. In questo quadro, il cuore della Motor Valley, cioè il motore endotermico, comunque non smetterà di pulsare. E il progetto LB744, ancora fedele a un V12 aspirato, è lì a dimostrarlo.

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