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Lamborghini – La scocca (quasi) tutta di carbonio della V12 plug-in

lamborghini – la scocca (quasi) tutta di carbonio della v12 plug-in

Lamborghini – La scocca (quasi) tutta di carbonio della V12 plug-in

Continua il percorso di avvicinamento verso l’unveiling definitivo dell’erede della Lamborghini Aventador, atteso per il prossimo 29 marzo quando si scopriranno stile e nome. Dopo avervi illustrato nel dettaglio l’inedito powertrain ibrido plug-in, oggi ci è concesso parlare della scocca. Piccolo inciso: non è per sadismo che vi diciamo le cose a rate, la nuova Lambo l’abbiamo già vista e ne conosciamo tutti i dettagli, ma è soltanto per la dura legge degli embarghi, che prevedono l’uscita scaglionata delle informazioni in vista del momento del lancio. E visto che le cose da sapere sul progetto LB744 sono davvero tantissime, prese a piccole dosi possono essere metabolizzate un po’ meglio. Voi che dite?

Come una fusoliera. Comunque, chiusa la parentesi, adesso si parla del suo scheletro. L’Aventador, nel 2011, è stata la prima Lamborghini ad adottare in grande serie una monoscocca di carbonio, con la Casa di Sant’Agata che ha messo a frutto il proprio know how in materia di materiali compositi iniziato addirittura prima ancora (nel 2008, per la precisione) che nascesse la V12 che ha preso il posto della Murciélago. Anche questa follower, naturalmente, adotta una scocca realizzata con gli stessi materiali, tuttavia non si tratta di una rivisitazione di quella dell’Aventador ma di un concetto inedito che viene battezzato monofuselage.

Anche davanti è di carbonio. La prima cosa che ci è balzata all’occhio, davanti al rolling chassis che abbiamo visto a Sant’Agata, è il telaio anteriore realizzato in Forged composite, un materiale speciale composto da carbonio in fibra corta in bagno di resina brevettato dalla Lamborghini. Questa struttura, che ha il compito di ospitare tutte le componenti elettriche e meccaniche dell’avantreno, nonché fungere da zona d’assorbimento degli urti (con prestazioni superiori del 2:1 rispetto a quello d’alluminio dell’Aventador), pesa il 20% in meno rispetto alla precedente di alluminio. Continua invece a essere costruito con acciai altoresistenziali il telaio posteriore, un elemento unico che sorregge sia gli attacchi delle sospensioni posteriori sia il powertrain.

Rigida e leggera. Nel complesso, la nuova scocca è più leggera del 10% rispetto a prima e la rigidità torsionale sale del 25%, per un totale di 40.000 Nm/. Si parla di monofuselage, termine impiegato in ambito aeronautico, perché la nuova scocca della LB744 punta alla massima integrazione fra le varie componenti, proprio come una fusoliera d’aereo. A tal proposito, una delle innovazioni è la presenza del cosiddetto rocker ring: si tratta di un elemento unico ad anello, realizzato con Cfrp (plastica rinforzata con fibra di carbonio), che abbraccia la vasca, il parafiamma e i montanti anteriori fungendo così da struttura portante per l’intera vettura. Una tecnologia ancora diversa, invece, per il tetto, che continua a essere prodotto con la più classica tecnica del composito realizzato in autoclave con materiale pre-impregnato.

Prossima puntata il 21 marzo, quando vi racconteremo le numerose modalità di guida che sfoggia la LB744.

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