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Lamborghini dietro le quinte: come nasce la nuova Revuelto

La casa del Toro ha creato un sistema di produzione che tiene sempre al centro l’uomo, ma che viene adattato a un prodotto complesso e a processi che prima non utilizzava

Lamborghini dietro le quinte: come nasce la nuova Revuelto

Introducendo Revuelto, Lamborghini ha dato ufficialmente il via alla sua nuova era. La prima supercar ibrida plug-in dotata di motore V12 della casa automobilistica del Toro ha costretto gli ingegneri e gli sviluppatori del marchio italiano ad affrontare una sfida definita dall’azienda stessa “stimolante“, non solo in fase di progettazione e sviluppo ma anche in ambito industriale.

Produzione innovativa

“Per produrre la Revuelto abbiamo capito che dovevamo andare oltre – ha spiegato Ranieri Niccoli, Chief Manufacturing Officer di Lamborghini – La Revuelto è una macchina ibrida, molto customizzabile e al tempo stesso artigianale. Per produrla abbiamo alzato l’asticella, creando quella che chiamiamo Manifattura Lamborghini Next Level: un sistema di produzione che tiene sempre al centro l’uomo ma che abbiamo adattato a un prodotto molto più complesso e a processi che prima non utilizzavamo”.

Sfida sotto tanti punti di vista

Gli sforzi di Lamborghini nel realizzare questa supersportiva a batteria con V12 si sono concentrati anche nella Ricerca e Sviluppo, così come nel design: la stessa casa del Toro ha definito questa vettura la prima dell’azienda in cui è stata completamente cambiata l’architettura, la prima con trazione integrale elettrica dotata di una monoscocca in fibra di carbonio completamente nuova e di un sound inedito, e il modello incaricato a creare il design Lamborghini del prossimo decennio.

Prime consegne a fine anno

“Con l’introduzione della Revuelto abbiamo raggiunto un’espansione della superficie dell’azienda di 172 mila mq, investendo 150 milioni di euro nel territorio, qui a Sant’Agata Bolognese”, ha concluso Niccoli. Ricordiamo che i primi esemplari della nuova Revuelto saranno consegnati ai clienti nel quarto trimestre di quest’anno, in cui lo storico stabilimento di Sant’Agata Bolognese celebra i 60 anni di attività, dopo aver chiuso un 2022 da record con ben 9.233 vetture prodotte.

FP | Andrea Trezza RIPRODUZIONE RISERVATA

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