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Lambo, un'ibrida da urlo. Revuelto, la prima Lamborghini a recupero di energia, scatena la cavalleria

Il motore Lamborghini V12 ruggirà ancora in questo decennio: ma in modo diverso rispetto a prima. Diventa un ibrido plug-in, quindi sarà “aiutato” non da uno, non da due, ma da ben tre motori elettrici. Come se di cavalli, di suo, non ne avesse abbastanza! La propulsione ibrida è una delle tante novità della nuova Lamborghini Revuelto, la hypercar Lambo che prenderà il posto della Aventador per continuare la tradizione delle 12 cilindri di Sant’Agata Bolognese. Come consuetudine , anche la nuova Lamborghini porta il nome di un toro. Revuelto vuol dire: mosso, agitato. Nel senso anche di ribelle. Si racconta che Revuelto fosse un toro di fine ottocento, molto turbolento, che nel corso di una corrida a Barcellona volle ribellarsi al destino: si mise a correre all’impazzata, scavalcò la balaustra e seminò il panico tra il pubblico.

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L’episodio entrò nella storia. Per questo la Lamborghini, in omaggio allo spirito ribelle di quel toro, ha ribattezzato Revuelto la propria nuova hypercar V12. La Revuelto ha un design aggressivo e spigoloso, tipicamente Lambo. Ma con diversi connotati inediti. A partire dai fari a led anteriori a forma di Y che “firmano” indiscutibilmente la sua fisionomia. Il capo del Centro Stile Lamborghini, Mitija Borkert, un tedesco con l’anima italiana, dice di aver disegnato la Revuelto in modo avveniristico perché la macchina, quando è parcheggiata fra le altre, deve spiccare e distinguersi fra tutte. «Sembra un’astronave aliena atterrata per caso sulla Terra», dice con un pizzico di orgoglio. Curioso che il cofano posteriore non copra il motore: il V12 è esposto alla vista. Nudo. L’assenza di una copertura non è una dimenticanza ma un preciso omaggio stilistico. «Quel motore V12 rappresenta la nostra storia», spiega Borkert, «e perciò, siccome sono anche appassionato di moto, ho voluto dargli una dignità speciale, esponendolo come sulle motociclette prive di carenatura disegnando un cofano che lo avvolgesse ma non lo nascondesse alla vista». Il design della Lambo Revuelto toglie il fiato ma è sotto il cofano che si celano le novità più importanti. La Revuelto ha un telaio interamente in carbonio; è la prima Lambo della storia ibrida plug-in ed è anche la prima a superare la barriera dei mille cavalli. Grazie ai tre propulsori elettrici combinati con il V12, la Revuelto eroga la bellezza di 1.015 cavalli. Il solo 12 cilindri sprigiona 825 cavalli, cinquanta più della Aventador.

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Il propulsore però è uguale al vecchio soltanto nella cilindrata (6,5 litri) perché è stato ampiamente modificato dentro per aumentare di quasi mille giri il regime di rotazione, salito a 9.250 giri/minuto. È sempre in posizione posteriore dietro l’abitacolo ma è installato ruotato di 180 gradi perché non ha più un albero di trasmissione verso l’avantreno. Il cambio ora è dietro al motore e per non allungare l’interasse, è stato progettato un nuovo cambio trasversale a 8 marce e doppio frizione, molto più compatto del precedente longitudinale. Sopra la trasmissione c’è un terzo motore elettrico che genera 110 kW (150 cv). Gli altri due motori elettrici sono sull’anteriore, hanno 220 kW complessivi (300 cv) e servono a generare motricità sulle ruote davanti per garantire così la trazione integrale. I due motori anteriori lavorano poi con i sistemi elettronici per generare effetto torque vectoring e aiutare l’inserimento in curva dell’auto e stabilizzarne le traiettorie. La potenza complessiva di 1.015 cavalli (che non è data dalla somma algebrica dei quattro motori) consente sempre un bell’andare, visto che la Revuelto è omologata per 350 km/h di velocità massima e uno scatto sullo 0-100 km/h in appena 2,5 secondi. Essendo un’ibrida plug-in, la batteria da 3,8 kWh può garantire alla Revuelto anche la marcia in modalità solo elettrico: per 10 km. Questo le permette di raggiungere un valore di efficienza incredibile per una hypercar così potente: 30% in meno di emissioni di CO2 rispetto alla Aventador. Costerà 510 mila euro.

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