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L'Alfa Tonale Q4, la prima prova dell'ibrida con la spina

l'alfa tonale q4, la prima prova dell'ibrida con la spina

L’Alfa Tonale Q4, la prima prova dell’ibrida con la spina

BALOCCO – Equilibrata e completa. Ecco i primi due aggettivi che saltano in mente quando si agguanta il volante della nuova Alfa Tonale Plug-in Hybrid Q4 e inizi a macinare chilometri, tra qualche curva, una rotonda, zigzagando tra le vie della città. Poi spunta la collina. Ed è divertimento, tra tornanti, qualche gimkana e i lunghi rettilinei che si chiudono a curva della panoramica Zegna. Asfalto c

Il Plug-in del Suv medio, prezzo a 51.600 euro per la versione Speciale e 55.900 per quella Veloce, è il primo che segna una netta transizione verso il mondo della spina in casa Alfa Romeo. Vero. Già il modello lanciato a Como, nel tempio dedicato a Volta, l’inventore della batteria, è un mild-hybrid (da 130 o 160 cv), ma la versione che è prenotabile da oggi segna un passo avanti. Il risultato è migliore: una guida più rotonda e fluida, senza asperità. E anche la sportività, a cui ora i tecnici del brand vogliono affibbiare l’aggettivo di efficiente, si percepisce di più. Merito dell’elettrico che, in coppia con il termico, dà delle soddisfazioni, migliorando anche i passaggi di trasmissione che su mild-hybrid non erano sempre così dolci.

La nuova versione si alimenta (anche) con la spina. Il binomio full electric per l’uso quotidiano e l’ibrido per andare lontano. Simbolicamente rappresentato dal Biscione con la testa a presa, ribattezzato elettro-Biscione. Il C-Suv Alfa è il più efficiente di sempre con emissioni di CO2, fino a 26g/km, per accedere nei centri cittadini senza limitazioni. Sulla carta sono 80 i chilometri di autonomia in solo elettrico per la massima mobilità quotidiana. Una “percorrenza urbana che permette di andare in ufficio senza ricaricare la batteria” dice il ceo dell’Alfa Romeo Jean-Philippe Imparato presentando il primo test drive internazionale. Bisogna poi vedere le condizioni reali, caldo o freddo, e i pesi della vettura. Elementi che rischiano di abbassare l’autonomia utilizzando solo la batteria. Più di 600 km di autonomia complessiva per affrontare lunghi tragitti extraurbani.

Sulle prestazioni nulla da dire: accelerazione da 0 a 100 km/h in soli 6,2 secondi e una velocità massima di 135 km/h in modalità completamente elettrica, che può raggiungere i 206 km/h in modalità ibrida. La sensazione di potenza che si può raggiungere in accelerazione è amplificata dal sistema e-AWD: la coppia istantanea del motore elettrico, infatti, rende la risposta dell’asse posteriore immediata non appena si preme il pedale dell’acceleratore.

“Questa versione ibrida plug-in è fondamentale nell’ambito della strategia Zero to Zero – spiega Imparato – perché ci permetterà, arrivando sul mercato nel 2023, di ridurre del 40% le emissioni di CO2 della nostra gamma. Un passo verso la flotta a zero emissioni nel 2027”. Il risparmio è elevato anche nei consumi, ridotti a 1,14 litri per 100 km nel ciclo Wltp. Una ricarica completa della batteria richiede meno di 2,5 ore quando si utilizza l’onboard charger da 7,4 kW.

Il modello apre così nuovi spazi di mercato: “Allargheremo enormemente la lista delle aziende che possono inserire il nuovo modello nell’elenco delle company car – aggiunge il ceo  –  per questo prevediamo un mix del 50% di vendite alle flotte”. E poi c’è il mercato del Nord Europa e della Gran Bretagna, molto sensibile e aperto alle versioni plug-in.

La Tonale Plug rappresenta è la versione più sportiva della gamma, al top per agilità e dinamica di guida. Merito del sistema di motopropulsione ibrido plug in dedicato, per una potenza totale di 280 CV, con trazione integrale specifica Q4 studiata per garantire massima motricità e sicurezza. Offre tutta la sicurezza della trazione integrale, con l’asse posteriore azionato da un motore elettrico da 90 kW e l’asse anteriore azionato da un motore a benzina da 180 cavalli, garantendo la massima stabilità anche nelle prestazioni off-road e su strade a bassa aderenza.

Inoltre, l’avanzato sistema 4×4 ibrido ottenuto senza collegare fisicamente i due sistemi di propulsione, ma coordinandoli in modo puramente “virtuale” con l’elettronica, rende Tonale Plug-In ancora più leggera e stabile nell’handling. Anche l’architettura è stata studiata per distribuire i pesi al meglio, alloggiando le batterie sotto i sedili, abbassando così il baricentro. In effetti si sente uno sterzo leggero e diretto, è precisa e pulita in curva, mentre le sospensioni favoriscono l’agilità e il dialogo tra asse posteriore e anteriore.

Alfa Romeo sta dando soddisfazioni al gruppo Stellantis, casa partecipata da Exor che controlla anche Repubblica attraverso l’editrice Gedi. Imparato rimarca che “Alfa Romeo ha rispettato il programma stabilito per il 2020, per il 2021 e il 2022” con ordini per la marca che tra gennaio e ottobre di quest’anno “sono 10 volte quelli registrati nel 2021”. Le previsioni indicano una chiusura di anno per la Tonale, già uscita nella versione ibrida e diesel, con “30-35mila ordini”.

Viene prodotta a Pomigliano, per ora su un solo turno, e la fabbrica in Campania rimarrà l’unica, anche per le vetture che andranno sul mercato Usa e in Cina, i nuovi sbocchi dal 2023, segno di una svolta verso l’internazionalizzazione: “Servirà per modificare il mix del ricavi del brand – sottolinea il ceo – che nel 2022 arrivano al 25% da fuori Europa e che saliranno al 30% nel 2025 e al 40% nel 2030. Produciamo 4 mila Tonale al mese e vogliamo tutelare i livelli qualitativi raggiunti. Non spingiamo per farne una in più o dieci in più. Meglio una in meno, ma fatte tutte in maniera eccellente”. Chi vuole aggiudicarsi una Tonale Phev deve fare in fretta. Per il 2035 l’Alfa avrà a disposizione, al momento, 35mila pacchi batteria. E i tempi di consegna oscillano tra i 3-4 mesi visto che a fine anno l’azienda dichiara già sei mesi di portafoglio ordini.

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