La “scatola magica” che abbatte le emissioni degli pneumatici. Come essere già in regola con Euro 7
E non è un caso che questi nuovi limiti siano stati inseriti in un testo che estende per la prima volta i target sulle emissioni inquinanti anche ai veicoli elettrici. Quest’ultimi, infatti, anche se non generano emissioni di carbonio dai tubi di scappamento, non azzerano il problema della dispersione in atmosfera delle microplastiche della polvere degli pneumatici prodotte dal ‘rotolamento’: particelle così piccole da poter essere inalate. Anzi, l’emissione di queste microplastiche nei veicoli elettrici è addirittura maggiore che nelle auto endotermiche, a causa del maggior peso dovuto alla presenza della batteria e ad un’accelerazione più veloce rispetto ai veicoli a carburanti fossili; due fattori che aumentano l’usura degli pneumatici.
Diventano quindi di estrema attualità le varie soluzioni per arginare l’emissione delle particelle di microplastiche che sono state messe in campo negli ultimi anni. Una di queste riguarda la startup londinese The Tyre Collective che – informa Bloomberg – ha deciso di creare una sorta di ‘scatola’ da applicare dietro le ruote del veicolo per aspirare le particelle inquinanti degli pneumatici. Il dispositivo non ha ancora un nome preciso ma l’obiettivo è chiaro: ridurre le emissioni delle micrplastiche intercettandole alla fonte. La ‘scatola’, che è alimentato dall’alternatore dell’auto, utilizza una piastra di rame per creare un campo elettrico che attira la polvere degli pneumatici prodotta dall’attrito sulla strada.
Il passo successivo sarà l’integrazione del dispositivo all’interno delle auto elettriche, facendo in sostanza per le emissioni degli pneumatici ciò che il convertitore catalitico ha fatto per il tubo di scappamento.