Moto

Motori

La moto perfetta per le persone alte

la moto perfetta per le persone alte

La moto perfetta per le persone alte

La scelta della moto è qualcosa di irrazionale, nove volte su dieci. Questa è meglio perché vibra meno, è più accessoriata e costa anche qualcosa in meno, ma a noi piace quell’altra. C’è poco da fare, funziona spesso, se non sempre, così. In fin dei conti, per la maggior parte di noi la motocicletta non è un oggetto realmente essenziale, serve ‘solo’ a soddisfare la nostra passione. E in quanto oggetto di passione è appunto irrazionale.

Discorso valido per molti motociclisti, ma non per tutti. C’è chi, per un motivo o per l’altro, si trova a dover scegliere la propria moto tenendo conto di parametri ben definiti che restringono potenzialmente di molto l’ampiezza di scelta. E uno di questi motivi può essere la statura del pilota. Ci sono motociclisti con cui madre natura è stata avara, e altri con cui è stata fin troppo generosa, donando centimetri di gambe che con tutta probabilità avrebbero fatto più comodo ad un cestista. Oggi ci occupiamo proprio di questi: come scegliere la moto ideale per una persona molto alta?

Partiamo dalle basi. Un’equazione abbastanza ovvia è che per una persona alta serva una moto alta.Attenzione però a quando andiamo a consultare la scheda tecnica del mezzo che stiamo valutando. Il dato che ci interessa non è mai l’altezza in senso assoluto. Questo dato indica appunto l’altezza, ma quella massima, che è solitamente raggiunta dal cupolino. Di questo valore, preso singolarmente, ci facciamo poco. Quello che conta, se mai, è quanto il cupolino sia alto rispetto alla posizione di guida, ma ancora la protezione aerodinamica non è il dato che ci interessa maggiormente.

 

Durante le prove dei nuovi modelli spesso sentiamo i tester parlare di ‘triangolazione manubrio-sella-pedane’. Per molti è materia ben nota, ma per alcuni forse no, quindi ecco una breve spiegazione. La triangolazione manubrio-sella-pedane, tradotta in forma geometrica, è quel triangolo che collega appunto manubrio, sella e pedane, avendo come vertici i tre punti definiti in base ad altezza e orientamento longitudinale delle dette componenti. È quindi questo fantomatico triangolo a definire la posizione di guida di una determinata motocicletta. Ciò che conta realmente è la lunghezza dei lati del triangolo. Se sono lunghi, è semplice comprendere che sella, manubrio e pedane sono tra di loro ben distanziati e quindi daranno vita ad una posizione di guida ben distesa; se invece sono particolarmente corti avremo una posizione di guida raccolta. Ecco che la triangolazione di cui spesso si sente parlare è determinante in generale per il controllo della moto e, in particolare, per il tema che trattiamo in questa sede, per il comfort di guida in caso di stature particolarmente alte. Inutile far presente quando possa risultare scomodo e stancante guidare per ore una moto che ci costringa a tenere le gambe troppo raccolte.

Questo fantomatico triangolo non trova però un dato capace di esplicarlo con qualche numero. L’unico vero modo per comprendere la posizione di guida di una data moto è salirci in sella per renderci conto di come veramente ci si stia sopra con misure come quelle del nostro corpo, oppure, quando non sia possibile effettuare questa prova, ci si può affidare al giudizio dei tester professionisti.

Ma ancora non è tutto, perché un dato sempre presente nella scheda tecnica delle moto utile a darci un’idea delle dimensioni del mezzo esiste, ed è l’altezza della sella, spesso chiamata anche ‘altezza del piano sella’, semplicemente come espressione più forbita ma del tutto equivalente. Questo è quindi un valore fondamentale, perché è altamente improbabile che una moto con un’altezza sella attorno ai 750 millimetri possa garantire una posizione di guida ben distesa e quindi comoda per persone alte. Discorso opposto per altezze sella che superano gli 850 mm e si avvicinano magari ai 900.

Non ce ne vogliano gli appassionati delle sportive, ma queste in genere non sono una buona scelta per i piloti molto alti. Si tratta necessariamente di moto piuttosto basse, ma soprattutto dalla posizione di guida molto raccolta. Tutto ciò è naturalmente funzionale al loro teorico utilizzo, ovvero la pista, dove serve essere compatti, un tutt’uno con la moto soprattutto quando ci si abbassa in carena sul rettilineo per fendere l’aria al meglio. Allo stesso tempo spesso le pedane sono posizionate in alto, per non toccare troppo l’asfalto durante le pieghe più accentuate.

Poi ci sono un’infinità di vie di mezzo, ma le moto generalmente più comode per le persone alte sono quelle con posizione di guida rialzata: crossover e soprattutto maxi enduro. Questo perché la loro posizione di guida prende ispirazione dalle moto da fuoristrada vero, con manubrio alto, largo e molto spostato in avanti e sella spesso anch’essa piuttosto alta e lontana dalle pedane per favorire il gesto di alzarsi in piedi, essenziale nella guida su sterrato. Ottimi esempi sono, come anticipato, moto con altezza sella prossima ai 900 mm: Triumph Tiger 1200 Rally (altezza sella di 875 mm), Ténéré 700 (890 mm), Ducati Desert X (875 mm), solo per citarne alcune. Rimanendo tra le maxi enduro, quelle che non svettano sono invece Africa Twin 1100 (825 mm) e Tuareg 660 (860 mm), dove anche 15 o 20 millimetri possono fare una significativa differenza.

Per chi invece non vuole saperne di anteriore da 21” e predilige una guida prettamente stradale, le crossover o maxi enduro meno fuoristradistiche possono essere delle valide alternative: Multistrada 950 (790 mm), BMW S 1000 XR (795) o sua maestà GS (800 mm).

Come già detto, comunque, l’altezza sella non è tutto, perché è determinante ovviamente la distanza di questa dalle pedane; quest’ultimo, dato solitamente non riportato nelle schede tecniche.

 

Ma è possibile intervenire e variare la triangolazione manubrio-sella-pedane di una moto? La risposta è si, anche se non in maniera drastica. Esistono diverse soluzioni e accorgimenti per aggiustare sulle nostre esigenze la posizione di guida. La prima, che non richiede alcuna spesa e solo pochi minuti di lavoro, è la regolazione della posizione del manubrio. Chi è molto alto o ha le braccia particolarmente lunghe potrà trarre benefici allontanando il manubrio dal petto andando a ruotarlo in avanti di qualche grado. È un’operazione semplice che non richiede particolari accortezze, se non quella di procedere per step, ruotandolo di poco alla volta andando per tentativi, e quella di serrare le viti che lo fissano rispettando la coppia indicata dal costruttore. Alternativamente si possono installare dei rialzi per variarne in maniera più netta l’altezza, ma occhio alle omologazioni di eventuali accessori che acquisterete.

Altri interventi possono essere variare l’altezza della sella e quella delle pedane. Selle rialzate o ribassate sono spesso nel catalogo di accessori originali offerti dal costruttore. Si può procedere anche in maniera artigianale, affidandosi magari al tappezziere di fiducia che potrà facilmente aggiungere uno strato di spugna per aumentarne lo spessore.

Ultime ma non per importanza le pedane ribassate: queste solitamente non si trovano come accessorio originale, ma sono per molte moto disponibili come ricambio aftermarket.

Ecco che intervenendo su tutte queste componenti è possibile cucire su misura la posizione di guida della nostra moto; è tuttavia necessario partire da una ‘base solida’, ovvero una moto che sia fondamentalmente adatta alla nostra statura.

TOP STORIES

Top List in the World