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La Mazda insiste sui motori diesel e benzina puliti. Ecco come vanno su strada le nuove CX-60 e CX-5

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La Mazda insiste sui motori diesel e benzina puliti. Ecco come vanno su strada le nuove CX-60 e CX-5

GIRONA – La Mazda continua a battere il ferro dei motori termici puliti, una strada che da anni percorre senza sosta per la riduzione di consumi ed emissioni. Il nuovo cavallo di battaglia giapponese si chiama CX-60 ed ora è pronto a correre chilometri a gasolio: infatti, oltre alla versione plug-in – la vettura più potente prodotta dalla Casa (327 Cv) – il modello adesso debutta con un diesel sotto il cofano, con due livelli di potenza da 200 o 249 Cv. Sulla CX-5, invece, nella gamma benzina arriva il supporto del sistema M Hybrid da 24 V.

 

“La nuova CX-60 è il distillato di oltre 100 anni del brand – ha commentato Roberto Pietrantonio, amministratore delegato Mazda Italia – un vero capolavoro di tecnologia che punta a conquistare diversi tipi di clientela. Ma Mazda oggi offre tante alternative in concessionaria. Per fare il bene dei consumatori non bisogna esasperare il settore, piuttosto prendere il meglio dal mondo elettrico e dal mondo termico per combattere una sfida ambientale che ad oggi, come sappiamo, non è estesa a tutti i continenti”.

I giapponesi in questo multi-approccio ci hanno sempre creduto. E ora le prospettive sono più rosee che mai, a partire dall’ultima nata, CX-60 (prezzi da 49.900 euro). Dati alla mano, secondo loro, la PHEV conquisterà il 25% degli acquirenti, mentre il 60% propenderà per il diesel da 200 CV e il 15% per il diesel più potente da 249 Cv. Non un motore qualsiasi, sia chiaro. Parliamo di un sei cilindri in linea di nuova generazione: lo e-Skyactiv D 3,3 litri, sviluppato dal concetto di “giusto dimensionamento”, supportato dal M Hybrid Boost  a 48V e dall’innovativa tecnologia di combustione DCPCI in grado di aumentare l’efficienza termica (oltre il 40%) indipendentemente dal regime: un sistema, quest’ultimo, che assicura che tutta l’aria in eccesso venga utilizzata durante la combustione, con un vantaggio su consumi ed emissioni.

La prova della CX-60 e-Skyactiv D da 200 Cv, si svolge sulle strade di Girona in Spagna. Quando si spinge il pedale, il M Hybrid Boost potenzia la coppia (+153 Nm) in modo che la vettura possa scattare da 0 a 100 km/h in 8,4 sec. I consumi medi rimangono sui 5,0 l/100 km (5,2 litri per la versione da 249 Cv) grazie alla possibilità di veleggiamento in decelerazione. Le emissioni di CO2 dichiarate sono 128 -130 g/km. Stessa cosa alla guida della versione più potente: con il medesimo incremento di coppia, qui si guadagna un secondo nelle performance (7,4 secondi 0-100 Km/h) a discapito delle emissioni (137-139 g/km). Un piacere di guida dovuto anche alla trasmissione (automatica a 8 rapporti) e alla tenuta su strada, garantita dal sistema di trazione integrale i-Activ All-Wheel Drive. Ad ogni modo, CX-60 e-Skyactiv D può anche essere fornita anche di sola trazione posteriore, così come il 3.0 litri a benzina prossimo a listino: lo e-Skyactiv X. Il conducente si serve del Mi-drive sul tunnel centrale per scegliere tra quattro modalità di guida, per un po’ di divertimento o per andare su strade sterrate.

La CX-60, del resto, mette a disposizione tante tecnologie per soddisfare le esigenze individuali di chi guida. Per dirne una, appena si sale a bordo si attiva il sistema di personalizzazione automatico: al riconoscimento dell’occupante, infatti, si regola la seduta preimpostata, gli specchietti, le impostazioni del suono e della climatizzazione; altro esempio – utile soprattutto quando si viaggia ad alta velocità  – il Kinematic Posture Control in grado di stabilizzare il veicolo, migliorando la propria postura se si è sottoposti a elevata forza G. Sul fronte hi-tech, inoltre, per la prima volta Mazda debutta con il sistema Wireless Android AutoTM e il Wireless Apple Car Play e, per garantire un suono più nitido, presenta una nuova tecnologia nelle sorgenti audio digitali per abbattere i rumori.

Inedite, infine, le scelte attuate per gli interni, sia in termini di materiali che di rifiniture artigianali, sempre di più vicine al mondo premium. Nell’allestimento Takumi, alla finitura lucida dei cerchi da 19″ e al bianco puro per la carrozzeria ispirato dall’estetica giapponese (Rhodium White Premium), si unisce il comfort dei sedili in pelle Nappa con rivestimenti sulla plancia e sui pannelli delle porte con venature di legno vero, pronti a riprodurre il mondo naturale orientale.

 

Si evolve anche la CX-5, il modello più venduto di Mazda e da oltre 10 anni ammiraglia del brand, che assorbe sin da subito le novità estetiche della CX-60, proponendosi in 4 allestimenti: i top della gamma sono Takumi – massima espressione dell’eleganza giapponese – e Homura, con cui CX-5 diventa più imponente e sportiva grazie a finiture in nero lucido per paraurti passaruota, modanature, specchietti retrovisori esterni e, all’interno,  cuciture a contrasto rosse, dal volante, alla leva del cambio fino ai pannelli delle portiere.  Da notare che l’allestimento di partenza per chi acquista il modello oggi è diventato molto ricco: il Centre Line comprende cerchi in lega da 19″ con inserti Black, fari full Led e vetri scuri, tessuto interno nero,  sistema infotainment dotato di 6 altoparlanti e navigatore satellitare, 4 prese Usb, e connessione wireless per Android Auto ed Apple Carplay. Per salire di livello si passa all’Exclusive Line che aggiunge equipaggiamenti che migliorano comfort e sicurezza come ad esempio il monitor 360°, il Cruise Control Adattivo completo della funzione Traffic Jam per la guida in colonna e l’Head Up Display.

Anche sul fronte motori, non mancano le novità. Allo Skyactiv-D 2.2 litri da 150 CV o 184 CV, Mazda CX-5 ora per tutti i propulsori a benzina adotta di serie il sistema intelligente Mazda M Hybrid da 24 V, per ridurre i consumi di carburante, riutilizzando l’energia recuperata durante la decelerazione: alimenta l’ISG, che agisce da motore elettrico per assistere quello termico.

L’offerta a listino prevede per l’e-Skyactiv-G il 2.0 litri da 165 CV o il 2.5 194 CV, entrambi disponibili tanto con la trazione anteriore che integrale.

Al volante del 2.0 con il cambio automatico a sei rapporti, la guida è reattiva con consumi in ciclo combinato pari a 6,9 l/100 km, anche per merito del sistema di disattivazione dei cilindri. Il comando del Mi-Drive, inoltre, permette di scegliere tra sport e off-road, modalità che agisce costantemente alle velocità medio-alte per rendere più facile il percorso su superfici sconnesse o scivolose. Un’esperienza “Jinba Ittai” coinvolgente e oggi più confortevole che mai, grazie al lungo lavoro per la riduzione delle vibrazioni indotte nell’abitacolo dall’intelaiatura, ai sedili, fino all’insonorizzazione. Prezzi da 36.700 euro.

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