Basta scuse: il Governo tappezzerà il Paese di punti di ricarica nei prossimi 3 anni. E decuplicherà le BEV su strada entro il 2030
“Il nostro obiettivo è accelerare l’espansione dell’infrastruttura di ricarica, semplificare il processo di ricarica e facilitare il passaggio all’auto elettrica. La mobilità sostenibile sta crescendo rapidamente, perciò dobbiamo essere veloci anche noi”.
1 milione nel 2030
I fondi andranno a nuovi punti di ricarica, che vedranno i numeri crescere addirittura di 14 volte, passando dai circa 70.000 di oggi a 1 milione nel 2030, almeno secondo i piani. Le nuove infrastrutture si concentreranno soprattutto nelle municipalità ancora “povere” di stazioni.
Va fatta invece per 10 la moltiplicazione delle auto elettriche e ibride plug-in previste, perché se oggi si contano 1,5 milioni di vetture in strada, fra 8 anni dovranno essere 15 milioni. Altro punto importante del programma è velocizzare i procedimenti per installare i punti di ricarica.
Pareri contrastanti
La mossa di Berlino ha comunque ottenuto pareri contrastanti in patria. Da un lato ci sono organizzazioni idustriali che lamentano ancora una certa lentezza nella crescita dell’auto elettrica, denunciando politiche considerate inadeguate; dall’altro c’è l’Associazione tedesca dell’industria automobilistica (VDA), che parla di passo importante. A metà strada si piazzano le imprese del settore energetico, che chiedono una più puntuale pianificazione.