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Kia, quando un'eccellenza illumina il futuro. Strategia vincente e un anno da incorniciare

kia, quando un'eccellenza illumina il futuro. strategia vincente e un anno da incorniciare

La Kia EV6 esposta al Mauto di Torino

L’anno della Kia. E certamente non solo perché ha conquistato, prima fra le case coreane, l’edizione 2022 dell’ambito premio di “Car of the Year”. Il più antico e prestigioso riconoscimento del settore automotive. L’aspetto che rende più felici i manager dell’azienda orientale sono i risultati commerciali nel nostro continente. A conferma che la strategia di avere l’Europa nel cuore, e progettare, sviluppare e produrre modelli pensati per gli automobilisti locali, ha senz’altro funzionato. Anzi, si può affermare senza timore di essere smentiti, che è stata un successo. È superfluo ricordare, infatti, che il supermaket dell’Unione è considerato da tutti l’università delle quattro ruote: quando un’auto va bene qui, sia i livelli di qualità che quelli tecnologici sono decisamente ai vertici. Nei primi nove mesi dell’anno Kia ha consegnato già oltre 430 mila vetture nei paesi UE, UK ed Efta, con una crescita del 10% in un’area geografica che ha perso nel periodo quasi un milione di immatricolazioni.

Di conseguenza, la quota di mercato ha superato in maniera stabile il 5%, il muro fra i costruttori importanti e i veri protagonisti. Kia nel cumulato (non in un mese…) è davanti a player secolari come Renault, Opel, Fiat, Citroen e Ford, tutte marche che hanno fatto la storia nel continente dove l’auto è stata “inventata”. Come si fa a non essere soddisfatti di una performance del genere? I motivi del vento in poppa sono molteplici. Da una gamma vasta e articolata, al riconoscimento di valori ormai noti. La forza propulsiva dirompente, però, è l’attacco a tre punte recentemente schierato, tutti mezzi fenomeni da fare invidia al vincitore della Champions League. Da destra a sinistra: New Niro, nuovo Sportage ed EV6, il modello elettrico che ha ancora la corona sulla testa e che farà da battistrada a una lunga lista di vetture zero emission. Che questa nuova nata sia in grado di sorprendere è confermato dalla variante GT, il simbolo del cambiamento della nuova mobilità elettrica. L’eccezione diventerà la regola. Quello considerato straordinario sarà del tutto normale. E Kia ha sfruttato a pieno e in anticipo sulla concorrenza le opportunità che offre l’inedito corso.

Un crossover originalissimo e parecchio piacevole, in grado di ospitare una famiglia e tutti i loro bagagli. Ha numeri e prestazioni da lasciare di stucco le attuali supercar termiche: quasi 600 cavalli, 0-100 in 3,5 secondi, autonomia oltre 500 km se si fa anche un giretto in città. Un esemplare della EV6 ha varcato la soglia del Mauto, il Museo Nazionale dell’Automobile con sede a Torino, entrando a far parte della collezione permanente con l’istallazione progettata da Ludovica+Roberto Palomba. È la prima vettura asiatica a meritare una posizione del genere. Fra pochi mesi arriverà un altra bomba che potrebbe mettere il pepe sulla coda ed un segmento un po’ elitario. La EV9 si presenta come un Suv lungo cinque metri che offre abitabilità comoda a sette persone senza emettere un grammo di CO2 e chiaramente di tutti gli altri inquinanti della combustione. «Per quanto riguarda il prodotto, l’attenzione del 2023 sarà tutta puntata su EV9, il grande Suv 100% elettrico che delinea il futuro prossimo del nostro marchio – spiega Giuseppe Bitti, amministratore delegato di Kia Italia – Possiamo dire che se EV6 ha aperto le danze per il nuovo corso di Kia nell’era dell’elettrificazione di massa, nel corso del 2023, con EV9 intensificheremo questa offensiva di eccellenza con un prodotto veramente unico.

EV9 convoglierà prestazioni, spaziosità e avanguardia tecnica, ma soprattutto grazie all’insieme dei contenuti di cui sarà portatrice giocherà un ruolo chiave nella dialettica legata al tema della sostenibilità». Sportage è fiammante, ma ormai non sorprende più alcuno perché la sua fama lo precede o può essere un’ottima alternativa per viaggiare in business class senza svenarsi. Da curare da vicino, invece, la New Niro accompagnata da un salto epocale e da una piattaforma multienergia all’avanguardia. Sempre apprezzatissime la piccola Picanto e la Rio, la Stonic e la Ceed, in particolar modo nella versione X ora disponibile anche con la spina. Fino ad arrivare all’“ammiraglia” Sorento da sempre in vetta alla gamma Suv. Ma in casa Kia c’è molta più carne al fuoco. È stato da poco presentato il piano al 2030 che prevede la crescita fino a 4 milioni di veicoli l’anno, metà dei quali “altamente” elettrificati. Poi, cosa molto importante in Italia, scalpita la strategia del GPL, una scelta consolidata frutto di una collaborazione lunga un quarto di secolo con gli specialisti dalla BRC. Nel mondo Kia la sostenibilità è messa al centro del villaggio, tutto ruota intorno a questo pilastro irrinunciabile.

Lotta alle emissioni sì, ma anche economia circolare e riciclaggio dell’intero veicolo, prima fra tutte la preziosa batteria delle star ad elettroni. Non ultimo il nuovo logo ed un diverso “brand slogan”: “Movement that inspires”. Un doppio colpo che coincide in modo perfetto con la voglia di cambiamento già concretizzato. «Il futuro di Kia sarà caratterizzato necessariamente da una crescente consapevolezza legata al mondo della sostenibilità ambientale – conclude Bitti – Sia a livello globale che locale l’impegno di Kia sulle tematiche ambientali è massimo con obiettivi concreti e risultati che devono essere tangibili. Uno su tutti è l’obiettivo di Carbon Neutrality fissato al 2045 con una riduzione del 97% delle emissioni totali di CO2. Ma non solo: una delle mission aziendali che ci siamo posti è quello di divenire leader globali nella fornitura di soluzioni di mobilità sostenibile. Il cammino è sfidante, ma diciamo che abbiamo tutto quello che serve per competere con i migliori».

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