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Kia a tutto campo, il crossover Niro è la prova

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Kia a tutto campo, il crossover Niro è la prova

MILANO – Tra i veicoli multiruolo proposti dalla Kia, la Niro occupa un posto centrale, da tipica crossover non troppo grossa ma comunque molto versatile. Seguendo il forzato percorso che porta all’elettrificazione, la nuova generazione della Niro è proposta in tre versioni di motore partendo dall’ibrida di base per finire con l’elettrica da 150 kW, in ordine dall’inizio dell’autunno. Nel mezzo c’è l’ibrida plug-in Phev mossa dallo stesso motore di 1,6 litri della versione d’accesso e dotata di una batteria in grado di far percorrere oltre 60 km dichiarati senza usare una goccia di benzina. È la versione che abbiamo provato per un test più approfondito della recente Kia.

IN & OUT

L’attuale generazione si distingue nettamente dalla precedente in virtù di una facciata completamente diversa. La presa d’aria superiore si è ridotta a una sottile e lunga fessura, con fari ridisegnati e luci diurne che riprendono il grafico di un battito cardiaco. Nell’insieme, la vettura appare più moderna, con una studiata profilatura che le permette di scivolare meglio nell’aria. Gli interni sono ben concepiti ed esteticamente piacevoli, con una plancia a sviluppo orizzontale e i comandi a portata di mano. Da sottolineare il massiccio impiego di materiali riciclati che comunque non tolgono pregio a un abitacolo ben rifinito pur con l’immancabile presenza di qualche particolare in plastica più rigida. Bene posizione di guida e strumentazione digitale con grafica variabile in funzione della modalità d’impiego. Non guasta, ovviamente, avere spazio abbondante per quattro e un bagagliaio modulabile in funzione delle necessità del momento.

 

CONNETTIVITÀ

La nuova Niro è dotata dell’ultimo sistema multimediale del marchio, con ampio schermo a comando tattile a centro plancia. Oltre al collegamento con i telefoni e le relative applicazioni, è da segnalare Kia Connect, ulteriore applicazione con molte funzioni, di navigazione in tempo reale ma anche di controllo da remoto della vettura.

SU STRADA

La specifica versione è mossa da un 4 cilindri di 1,6 litri da 105 cv abbinato a un propulsore elettrico da 62 kW per una potenza complessiva di 183 cv. L’auto si guida con istintiva facilità utilizzando esclusivamente la modalità automatica del cambio che in teoria è a doppia frizione a sei marce. Le leve al volante servono solo per aumentare o diminuire il recupero di energia in frenata o in fase di decelerazione. La messa a punto privilegia uno stile di guida pulito e senza strappi anche nella modalità più sportiva, con uno sterzo sempre leggero in ogni circostanza. Pezzo forte della versione è l’autonomia in modalità elettrica, che sfiora i 50 km effettivi con tempi di ricarica non esagerati almeno per passare dal 20 all’80% della capacità delle batterie. In fatto di prestazioni, l’accelerazione da 0 ai 100 orari è effettuabile in 8”8 con una velocità massima di 223 km/h.

A CHI PIACE

La specifica versione soddisfa le esigenze di chi si muove giornalmente per distanze ridotte e ha ampia disponibilità di punti di ricarica. Con la possibilità di usare senza patemi d’animo l’auto anche su percorsi di lunghezza superiore.

 

IL LISTINO

L’ibrida plug-in della Niro è in vendita a partire da 41.750 euro.

 

LE RIVALI

Non tutti i costruttori hanno sposato la tecnologia ibrida plug-in. Tra le concorrenti specifiche si possono considerare MG EHS, Jeep Compass, Opel Grandland, Peugeot 3008 e Renault Captur.

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