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Jaguar trionfa a Berlino. Evans vince davanti a Bird. Primo podio per Maserati, Günther terzo con la Tipo Folgore

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Il podio dell’E-Prix di Berlino

BERLINO – Finalmente Maserati, nel giorno in cui Jaguar ha trionfato come scuderia e come costruttore. Sul podio di Berlino, nella settima gara della nona stagione della Formula E, ha piazzato i propri due piloti ufficiali: Mitch Evans, alla seconda affermazione consecutiva, e Sam Bird, che era partito dalla prima fila, ma “solo” a fianco del poleman Sébastien Buemi. Lo svizzero della Envision ha chiuso quarto seguito dal compagno di squadra Nick Cassidy, protagonista di una gara a elastico. Come costruttore, Jaguar ha piazzato quattro monoposto fra le prime cinque, visto che la Envision impiega le monoposto “feline”.

Il primo dei due ePrix stagionale che si corrono nella capitale della Germania è stato non solo baciato dal sole, ma anche altamente spettacolare con addirittura 23 avvicendamenti in testa, un record. Al comando, fra gli altri, si sono alternati non solo il britannico Dan Ticktum (Nio 333), che ha assunto la guida della corsa dopo la seconda curva salvo poi sbattere il campione del mondo in carica Stoffel Vandoorne (Ds Penske) contro le protezioni dopo metà gara costringendo entrambi al ritiro, ma anche Maximilian Günther.

Il tedesco ha pilotato la Tipo Folgore sul primo podio elettrico della storia di Maserati. Prima della gara non aveva nascosto che essere ancora senza punti dopo 6 ePrix «fa male, ma la strada è quella giusta». La “causa” della casa del Tridente è stata difesa anche da Edoardo Mortara, che ha chiuso in nona posizione. Nonostante la delusione per l’uscita di scena forzata di Vandoorne, l’altra squadra del gruppo Stellantis, la Ds Penske, ha portato a casa anche il settimo posto di Jean Eric Vergne, il solo bi-campione di Formula E.

Il numero uno del mondiale, il tedesco Pascal Wehrlein (Tag Heuer Porsche), è stato protagonista di una qualifica sotto le attese, ma ha compensato il quindicesimo posto in partenza con una sesta piazza che gli consente di muovere la classifica. Antonio Felix Da Costa, suo collega di team, era partito ancora più indietro (19^), ma quando era quarto è stato centrato da Jake Dennis (Avalanche Andretti, team cliente della Porsche), autore di una inspiegabile manovra. Sono riusciti a entrare nella Top 10 anche Andrè Lotterer (Andretti), ottavo, e Oliver Rowland (Mahindra), decimo.

La Abt Cupra ha accarezzato a lungo l’idea di conquistare i primi punti, ma alla fine Nico Müller, che era stato anche nono, ha tagliato il traguardo come 15^, addirittura dietro al compagno di scuderia Robin Frijns. Domani si replica, sempre poco dopo le 15 e sempre con Wehrlein in testa al mondiale con 94 punti, ossia 23 lunghezze di margine su Nick Cassidy, che si è portato a quota 71, e che a propria volta precede Vergne (66), Evans (64, di cui 50 nelle ultime due gare) e la coppia formata da Dennis e Bird (62). Nella graduatoria a squadre la Tag Heuer Porsche ha “solo” 24 punti di vantaggio sulla Envision, seconda a quota 128, e 26 sulla Jaguar Tcs.

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