Il piano “Reimagine” cambia l’organizzazione del gruppo britannico, che avrà i brand Jaguar, Range Rover, Discovery e Defender
Rivoluzione in vista per Jaguar Land Rover. Il gruppo inglese si prepara a cambiare completamente volto nei prossimi anni sia a livello commerciale che industriale, col lancio di nuovi modelli 100% elettrici che accompagneranno tre nuovi “sub brand”.
Land Rover si fa in tre
Per dare ulteriore valore a ognuna delle sue linee di prodotto, Jaguar Land Rover si divide in quattro brand complessivi. Oltre al già esistente Jaguar (il cui Managing Director sarà Rawdon Glover), ecco Range Rover (diretto da Geraldine Ingham), Defender e Discovery (entrambe guidate da Mark Cameron). Si concretizza così la visione di una “House of Brand”, fulcro della strategia chiamata “Reimagine”.
I nuovi modelli nasceranno sull’architettura EMA, una piattaforma concepita esclusivamente per le elettriche. Al tempo stesso, non verrà abbandonata la piattaforma MLA (Modular Longitudinal Architecture) che dà vita a Range Rover e Range Rover Sport e che sarà utilizzata per le future varianti endotermiche, ibride e BEV.
I prossimi passi del marchio britannico saranno la Range Rover elettrica, che sarà ordinabile entro fine 2023 e un modello di medie dimensioni completamente elettrificato che sarà presentato nel 2025 e costruito ad Halewood, nel Merseyside.
La Jaguar della nuova era
Jaguar è pronta ad aprire un nuovo capitolo della sua storia con tre modelli “Modern Luxury”. Il primo sarà una GT a quattro porte costruita a Solihull nelle West Midlands, con un’autonomia di 700 km, prezzi da 100.000 sterline (115.000 euro) e un’architettura esclusiva chiamata JEA. Maggiori dettagli si sapranno entro l’anno, con l’inizio delle vendite che avverrà nel 2024 e le prime consegne previste nel 2025.
Il teaser della Jaguar GT
Questo primo modello è stato anticipato anche da un enigmatico teaser, che sembra svelare una parte del frontale della GT.
In generale, l’investimento da 15 miliardi di sterline sarà destinato anche ai servizi digitali e all’elaborazione dati, mentre il centro di produzione di motori di Wolverhampton sarà rinominato “Electric Propulsion Manufacturing Centre”.