Jaguar GT elettrica, il capo del Design Frascella spiega come è nata

Per qualche secondo, sul maxischermo della sala di Gaydon, durante la presentazione dei piani Jaguar-Land Rover, appare la sezione, vista di coda, di un bozzetto che dovrebbe prefigurare la futura GT a quattro porte del Giaguaro. Un’auto molto potente, che verrà realizzata a Solihull su base dedicata Jea, di cui si saprà di più verso fine anno, prima di andare al lancio su alcuni mercati selezionati nel 2024. Cerchiamo di immaginare anche il resto della GT, ma, di sicuro, nell’occasione, può essere prezioso l’aiuto di Massimo Frascella, responsabile del design del gruppo anglo-indiano dal maggio del 2021. Con lui cerchiamo di capire come alla Jaguar, marchio dalla forte impronta storica, è stata affrontata dal punto di vista stilistico la delicata transizione verso l’elettrico.

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Come l’avete interpretato questo “stacco” verso l’elettrico?
Dal punto di vista del design c’è da attendersi un punto di rottura, una reimmaginazione del brand, che non ha nulla a che fare con le Jaguar degli ultimi anni, ma che si ricollega all’essenza del marchio. Ci saranno elementi che fanno parte di Jaguar, ma dal punto di vista estetico e di design, appariranno come molto diversi da quelli cui siamo abituati.

È possibile che tra Jaguar e Land Rover si consumi una sorta di divisione di ruoli, con la prima che prosegue con auto basse e sportive e la seconda con una specie di “esclusiva” sulle Suv?
Diciamo che con il discorso dei quattro marchi (la House of brand, che amplificherà il carattere unico di alcuni modelli diventati marchi, come Defender, Discovery, Range Rover, in affiancamento a Jaguar) avremo l’opportunità di offrire un portfolio molto ampio, con i nostri costruttori che si dedicheranno a certe auto. L’importanza dei quattro brand è rappresentata chiaramente dalla distinzione, che eviti una sovrapposizione di generi fra Jaguar e Land.

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Quando Gerry McGovern parlava di cliente citava quello tradizionale, anche se si deve pensare a quello del futuro: come lo immaginate questo cliente Jaguar dei prossimi anni?
Non è solo il cliente Jaguar, devi sempre pensare al cliente futuro. La chiave di successo per questi quattro brand è proprio quella di guardare alla clientela futura e alle sue esigenze. Land Rover lo ha fatto molto bene, soprattutto con la Defender, Jaguar invece ha sofferto un po’ di più negli ultimi anni, guardando troppo al cliente tradizionale. Ora si metterà al passo, anche se il salto da fare è stato enorme. Più difficile per la Jaguar? Questo è un progetto affascinante, la parte di design si è risolta in realtà in tre mesi e mezzo, quattro. Erano al lavoro tre team di designer, per un totale di 18 modelli, divisi in tre famiglie. C’è stato un briefing in comune per tutti, poi ogni team si è espresso come ha voluto. Ognuno era libero, tanto che la squadra che è stata selezionata, che era la mia, ha realizzato solo i tre modelli richiesti. Qualcuno ne fatti dodici…

Quindi, fra 18 proposte, ne sono state scelte tre?
Fra tre famiglie ne è stata scelta una.

Che cosa ci dobbiamo aspettare, facendo un salto nell’elettrico, a livello di esperienza di bordo delle nuove Jaguar? In che modo avete scelto di coinvolgere e di sorprendere il cliente?
Sarà un’esperienza di rottura, è un “reimagine”. Sarà sorprendente perché a bordo si troverà un livello di modernità e di rilevanza adatto a un utente più giovane e moderno, più attento alla connettività. Gerry (McGovern, ndr) ha parlato di persone interessate all’arte e al design, insomma di una clientela sofisticata.

Che cosa farà la differenza su un’auto elettrica di pregio come la vostra?
Le prestazioni, comunque, ci sono. Con auto di lusso a corrente devi offrire un’esperienza, un feeling che è diverso da quello di oggi. Che cosa differenzierà le nostre auto da altre supercar di lusso? Dovrete vederlo: sarà un’interpretazione un po’ differente, perché in questo caso la chiave è essere pertinente per il cliente che hai preso a modello, mantenendo sempre un punto di vista personale. Perché sennò il rischio è quello di fare ciò che fanno tutti gli altri. Noi abbiamo cercato di proteggere una nostra posizione più distintiva.

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