Correva il 1973 quando il Centro Stile Italdesign, capitanato da Giorgetto Giugiaro, presentava al Salone dell’Automobile di Francoforte una concept su base Audi 80, chiamata Asso di Picche: una coupé sportiva 2+2 con linee tese, ispirate alle Alfa Romeo Caimano e Maserati Boomerang viste un paio d’anni prima. Un progetto ambizioso, destinato alla produzione in serie, che però non prese mai il via.
Non chiamatela restomod. A cinquant’anni di distanza, Italdesign presenta Asso di Picche In Movimento, showcar – per ora – solo digitale. Un’auto che interpreta e rinnova il concept originale, di cui mantiene intatta la semplicità architettonica della forma a cuneo, arricchita però da tante soluzioni più moderne, a cominciare dall’immancabile powertrain elettrico. Ecco, quindi, che la presa d’aria disassata sul cofano diventa uno sportellino per la presa di ricarica, i due fari tondi all’anteriore si trasformano in una versione stilizzata del logo di Italdesign e i gruppi ottici posteriori vengono sostituiti da tredici barrette a Led via via più sottili man mano che ci si avvicina al centro dell’auto, forse il più riuscito omaggio stilistico agli anni 70.
Cura dimagrante. Esigenze legate alla sicurezza e all’elettrificazione hanno portato a una consistente riduzione delle superfici vetrate, che nella nuova Asso di Picche sono sostituite da una calotta in policarbonato, un enorme elemento monolitico che corre dal cofano fino al posteriore, coprendo anche i parafanghi anteriori e le telecamere che fanno le veci degli specchietti retrovisori. Lunga 4.662 mm e larga 1.945 mm, la carrozzeria della nuova show car di Italdesign è tutta di alluminio e più alta dell’originale (1.230 mm contro 1.205 mm), così da far spazio al pacco batterie alloggiato nel pianale. Al posteriore la nuova Asso di Picche si chiude con uno spoiler attivo e un estrattore centrale.
Interni futuristici e… cilindrici. L’abitacolo della Asso di Picche originale era contraddistinto da due elementi cilindrici sulla plancia, destinati rispettivamente alla strumentazione principale e a quella secondaria. Nella versione 2.0 della concept di Italdesign questa struttura si trasforma in uno schermo ultrasottile e arrototolabile. Il climatizzatore si controlla da due rotelle poste alle estremità della plancia, di forma cilindrica, che nella parte bassa ospita anche le casse dell’impianto stereo. Lo spazio per i bagagli è limitato a un piccolo vano sotto il cofano anteriore, al cui interno trovano posto due trolley.
