In mostra a Milano – La BMW M1 di Warhol alla Fabbrica del Vapore
“Rolling Sculptures”. Dal 1975, una ventina di artisti internazionali hanno creato art cars, definite “Rolling Sculptures”, offrendo un’ampia gamma d’interpretazioni. Per cambiarle i connotati e rendere eterna la M1 del 79 a Warhol occorse poco meno di mezz’ora; l’artista non vedeva alcun conflitto tra tecnologia e creatività e, invece, di progettare in anticipo un modello in scala e lasciare il lavoro di completamento ai suoi assistenti, come di solito succede in questi casi, si riservò il gusto di spennellarla dall’inizio alla fine. Ho cercato – disse – di dare una rappresentazione vivida della velocità: se un’auto è davvero veloce, tutti i contorni e i colori risulteranno sfocati. In mostra ci sono anche gli oggetti simbolo del consumismo di massa, i ritratti dello star system degli anni 60, la serie Ladies&Gentlemen degli anni 70 dedicata alle drag queen, simbolo di emarginazione per eccellenza e considerate alla pari di star come Marilyn Monroe, sino ad arrivare agli anni 80, quando divenne predominante il suo rapporto con il sacro. In esposizione anche una ventina di tele, una cinquantina di opere uniche come serigrafie su seta, cotone, carta, oltre a disegni, fotografie, dischi originali, T-shirt, il computer Commodore Amiga 2000 con le sue illustrazioni digitali, la ricostruzione fedele della prima Factory, lo studio d’arte all’avanguardia aperto al quinto piano del 231 East 47th street di Midtown Manhattan dove tutto cominciò, oltre a un’area multimediale con proiezioni di film da gustare con occhialini 3D.
