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Il taglio delle accise su benzina e diesel prorogato fino al 31 dicembre

Il Governo Meloni ha inserito nel Nadef (Nota di aggiornamento del documento di economia e finanza) la sforbiciata sulle tasse dei carburanti

il taglio delle accise su benzina e diesel prorogato fino al 31 dicembre

Il taglio delle accise su benzina, diesel e non solo, introdotto dal Governo Draghi ormai qualche mese fa, continuerà anche con il nuovo Governo Meloni, almeno fino al 31 dicembre 2022. Si legge così nel Nadef (Nota di aggiornamento del documento di economia e finanza) pubblicato sul sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze guidato da Giancarlo Giorgetti.

“Il Governo ha deciso di confermare l’obiettivo di deficit per il 2022 del DEF e di utilizzare il risultante spazio di bilancio, quantificabile in poco più di nove miliardi, in larga parte a copertura di nuove misure di mitigazione del costo dell’energia, quali la riproposizione dei crediti di imposta a favore delle imprese e il taglio delle accise sui carburanti fino al 31 dicembre”.

Quanto si taglia?

Nel documento non è specificato ma dovrebbe mantenersi 30 centesimi per tutti i carburanti: benzina, diesel, Gpl e metano. Una manovra arrivata ben prima della scadenza dell’ultimo taglio delle accise deciso dallo scorso esecutivo e in scadenza a fine novembre.

La questione rimane naturalmente costantemente “calda” e bisognerà capire se anche nel 2023 continuerà la sforbiciata al prezzi dei carburanti o se allo scoccare del nuovo anno la situazione cambierà.

Una situazione che vede attualmente (fonte Ministero della Transizione Ecologica) la verde con prezzo medio a 1,677 euro/litro, il gasolio a 1,865 euro/litro e il GPL a 0,777 euro/litro. Continua così il sorpasso del diesel sulla “verde”.

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