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Il futuro dell'auto europea nei colloqui fra Italia e Francia

Il ministro Urso vola a Parigi, dove incontra il collega Bruno Le Maire per rafforzare anche la collaborazione nel settore automotive

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Le sfide che l’Europa deve affrontare con la guerra in Ucraina, a cominciare dalla crisi energetica, ma non solo. Anche l’auto è protagonista dell’incontro a Parigi fra Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, e Bruno Le Maire, responsabile francese dell’Economia.

“Abbiamo avuto un lungo, cordiale e, nel contempo, franco e concreto colloquio”, sono le parole che il titolare del Mimit pronuncia dopo il faccia a faccia con il collega transalpino. Ma cosa si sono detti i due a proposito delle quattro ruote?

Sulla buona strada

Urso è in realtà di poche parole e si limita a riferire che, al centro dei discorsi, sono finiti “grandi dossier su cui si misura la partnership italo-francese, come automotive, energia, siderurgia” e non solo. Evidente il riferimento a Stellantis. Ma nessun altro dettaglio, né dalla bocca del ministro, né dalle comunicazioni ufficiali del dicastero.

Parlando però più genericamente, il capo del Mimit sottolinea che nella capitale d’Oltralpe “si è imboccata la strada giusta per costruire il futuro della nostra Europa, chiamata a fronteggiare anche una competizione globale molto stressante dagli altri partner internazionali”.

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La speranza è che “questo futuro possa trovare nuove sinergie con gli altri alleati europei e soprattutto che possa tutelare e valorizzare le industrie dello spazio italiano”, perché il nostro Paese è “protagonista da sempre”, ma oggi può esserlo “ancora di più”. Il nome di un partner c’è già: quello della Germania, che verrà coinvolta a proposito di autonomia strategica in Difesa, Energia e Digitale, per una collaborazione trilaterale.

Fare squadra

Leggendo le parole di Urso, non si può da escludere che fra i temi sul tavolo sia finito anche il protezionismo dell’auto elettrica Ue, argomento tanto a cuore a Parigi e Berlino. È stata infatti la Francia a partorire l’idea di rispondere al nuovo sovranismo americano con un’iniziativa simile all’Inflation Reduction Act di Biden, che premia produzione e acquisto di vetture a batteria “made in USA” a suon di incentivi.

Il vertice, in ogni caso, segue non solo l’annuncio del prossimo tavolo automotive, in scena il 5 dicembre, ma anche la tavola rotonda “Le filiere produttive tra crisi e sfide per il futuro”, organizzata nei giorni scorsi a Milano dalla rete d’affari franco-italiana CCI France Italie. L’invito di tutti i partecipanti, come Renault e Michelin, è di fare squadra per affrontare insieme la transizione energetica, compresa quella della mobilità.

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