Dopo il Senato, anche la Camera dei rappresentanti deposita un disegno di legge per posticipare l'operatività dei requisiti al 2026
Dai due rami del Congresso c’è chi prova a stringere la morsa sui nuovi incentivi Usa per auto elettriche. L’obiettivo è sempre lo stesso: introdurre delle deroghe ai bonus da 7.500 dollari dell’Inflation Reduction Act (IRA) vincolati al “Made in Usa”, oppure posticiparne l’entrata in vigore.
Asse repubblicani-democratici
Il testo sposta gradualmente dal 2023 al 2026 l’operatività dei contestatissimi requisiti di produzione. Quali? Li ricordiamo: assemblaggio in Nord America e uso di batterie prodotte con una certa percentuale di materie prime estratte negli States o in Paesi con cui Washington ha un accordo di libero scambio.
A presentare la proposta sono stati i repubblicani Terri Sewell (Alabama), Eric Swalwell (California) ed Emmanuel Cleaver (Missouri), insieme al democratico Jimmy Gomez (Alabama). L’Affordable Electric Vehicles for America Act della Camera segue quello depositato in Senato da Raphael Warnock (Georgia), del Democratic Party.
Perché è importante
Se approvato, il disegno di legge darebbe tempo alle Case di mettersi in regola con l’IRA, a cominciare da Hyundai, che sta costruendo uno stabilimento produttivo da 5,5 miliardi di dollari proprio in Georgia, operativo però solo dal 2025. Ma non finisce qui.
Bisogna anche considerare che quasi tutte le auto elettriche sarebbero finalmente compatibili con lo sconto. Oggi invece, secondo l’associazione “Alliance for Automotive Innovation”, resta fuori almeno il 70% dei 72 modelli full electric o ibridi plug-in prima idonei. E le cose potrebbero peggiorare l’anno prossimo.
Fonte: Electrek, Rep. Sewell, Congressman Cleaver