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Il battery swap sbarca in Italia con Eni: la nostra prova video

Enjoy si prepara ad accogliere nella sua flotta le XEV Yoyo e con loro debutta il cambio al volo delle batterie: ecco come funziona

Il car sharing è ormai parte integrante della mobilità nelle grandi città. Negli anni è cresciuto e si è consolidato, rendendosi per molti indispensabile. Discorso più complesso è quello del car sharing elettrico, che oltre alle criticità legate al servizio stesso – gestione delle flotte, recupero, assistenza e manutenzione – aggiunge quella della ricarica delle auto.

Eni crede che il battery swap sia la soluzione per proporre uno sharing a zero emissioni sostenibile anche da un punto di vista economico e operativo. Così, con Enjoy, si prepara al grande salto accogliendo in flotta una serie di XEV Yoyo, quadricicli in grado di viaggiare fino a 80 km/h, dotati proprio della possibilità di sostituire al volo la batteria. E in questo video abbiamo potuto provare una delle primissime stazioni italiane per lo swapping.

Un modello sostenibile

Giovanni Maffei, Responsabile Commerciale Green & Traditional Refining & Marketing di Eni, spiega così la scelta di avviare il servizio, già possibile in alcune stazioni di rifornimento del Cane a sei zampe: “Noi riteniamo che le lo swapping della batteria sia l’elemento vincente del car sharing elettrico. Uno dei temi che ha rappresentato fino a oggi una difficoltà importante è stata proprio la complessità della gestione delle ricariche, che si può superare con lo swapping”.

il battery swap sbarca in italia con eni: la nostra prova video Giovanni Maffei (Eni)

“Secondo noi – ha proseguito Maffei – l’unico modo per rendere sostenibile il car sharing elettrico è di affidarsi a un business model basato sulla sostituzione rapida delle batterie. Del resto, le complessità gestionali di una flotta di auto condivise sono già tante e il tema della ricarica rappresenta un ulteriore variabile sensibile. Se il cliente lascia l’auto a secco di batteria, ricaricarla alla colonnina tradizionale diventa un gran bel problema”.

Lo swap secondo Eni

Come si può vedere nel video, la sostituzione della batteria della XEV Yoyo avviene in maniera estremamente rapida. Meno di 6 minuti di orologio e si può ripartire con l’accumulatore al 100%. La parola d’ordine è semplificazione delle operazioni.

il battery swap sbarca in italia con eni: la nostra prova video Lo swap della batteria

Questa pratica può essere molto apprezzata anche dai clienti privati di XEV Yoyo, per i quali come ci ha spiegato Maffei Eni è al lavoro anche su altre opzioni di swapping molto interessanti.

Un po’ di storia

L’evoluzione del battery swap ha una storia più lunga di quanto si possa pensare. A proporla per prima era stata nel 2008 la società israeliana Better Place, che iniziò la sperimentazione insieme a Renault (una delle prime Case a proporre vetture elettriche in vendita). Anche Elon Musk valutò la possibilità del cambio al volo della batteria ma entrambi i progetti furono poi accantonati a causa di un modello di business non del tutto sviluppato.

Diversa la situazione in Cina, dove il battery swap comincia a essere diffuso in modo importante soprattutto grazie a Geely o NIO, che negli anni hanno creato una rete di stazioni di cambio batteria che sono utilizzate giornalmente dai propri utenti.

Fotogallery: Eni: il car sharing Enjoy diventa elettrico grazie a XEV Yoyo e battery swap

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