Secondo Volvo, i restyling si focalizzeranno di più sulla parte software e meno sull’estetica. E non ci saranno servizi in “abbonamento”
I restyling sono da sempre uno dei modi principali per aggiornare un modello. L’aggiunta di nuovi dettagli estetici è spesso la mossa giusta per rendere più attraente un’auto e mantenerla al passo coi tempi nei confronti della concorrenza.
Da “facelift” a “brainlift”
Intervistato da CarExpert, Bjorn Annwall, il Chief Commercial Officer di Volvo, pensa che ormai sia più appropriato parlare di “brainlift”. Si tratta di un gioco di parole col termine “facelift”, utilizzato dagli americani per definire l’aggiornamento estetico di un modello.
Il nuovo concetto sembra spostare l’attenzione sulla parte software, ovvero il “cervello” di un’auto. Secondo Annwall, infatti, i clienti del domani beneficeranno molto di più degli aggiornamenti dedicati alle tecnologie di guida, con le Case che concentreranno i loro sforzi nel creare un’architettura di base migliorabile costantemente.
Certo, le novità puramente estetiche rimarranno, ma saranno sempre più in secondo piano rispetto alla tecnologia. Naturalmente, questa filosofia permetterà ai brand di risparmiare sulla creazione di nuove componenti della carrozzeria (e sull’aggiornamento delle linee di produzione). Anche perché i pacchetti di aggiornamento (sono e) saranno scaricabili over-the-air direttamente dal proprio garage.
Niente abbonamenti
Stando ad Annwall, il brand preferirà rilasciare l’aggiornamento software a pagamento, dando così accesso a nuove funzionalità di guida autonoma.
In ogni caso, tutte queste novità saranno riservate ai modelli elettrici. Dopo la EX90, infatti, Volvo programma il lancio della compatta EX30 entro giugno, con l’intera gamma che sarà elettrica entro il 2030.