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I cinesi al Salone di Parigi, l'esordio Byd con uno show all'europea

i cinesi al salone di parigi, l'esordio byd con uno show all'europea

I cinesi al Salone di Parigi, l’esordio Byd con uno show all’europea

PARIGI – Un pianoforte a coda, una berlina blu intenso e, sul fondale, le immagini della Terra agonizzante per il riscaldamento globale. Come se non bastasse nel gioco dei simboli e dei rimandi entra anche la location: il Pavillon Gabriel, nei giardini degli Champs Elisée, a duecento metri dalla residenza di Emmanuel Macron. In una parola: nel cuore dell’Europa. Non poteva essere altrimenti per un costruttore che dell’immaginifico ha fatto un brand: Byd, acronimo di Build Your Dreams. Da sabato sera è ufficialmente un nuovo marchio cinese che si affaccia in Europa.

“Il nostro sogno è quello di contribuire ad abbassare di un grado la temperatura globale della Terra”, dice Michael Shu, general manager di Byd Europa presentando una scommessa fatta di tre modelli full electric: il Suv “Atto 3”, che ha già vinto nei giorni scorsi il riconoscimento europeo per la sicurezza, la berlina Han e il Suv da 7 posti Tang, ambedue con un potente propulsore da 500 cavalli. Modelli che si rivolgono al mercato alto di gamma, carichi di tecnologia. Atto 3 ha lo schermo dell’infotainment che ruota per poter essere letto in senso orizzontale o verticale e nelle portiere il portaoggetti è rappresentato da quattro corde che toccate emettono il suono di una chitarra basso.

Il Suv Tang ha linee luminose che corrono lungo il cruscotto e piccole curiosità come il porta telefonino con il caricatore incorporato. La berlina Han accelera da 0 a 100 chilometri in meno di 4 secondi grazie alla potenza dei due motori elettrici sistemati sui due assi. I tre modelli hanno un’autonomia di 400 chilometri grazie alle batterie Blade Battery, prodotte dallo stesso costruttore cinese. “Per il momento i modelli saranno prodotti in Cina ed esportati in Europa”, spiegano i vertici di Byd lasciando però intendere che se la risposta del mercato europeo sarà favorevole si potrebbe immaginare la nascita di uno stabilimento nel Vecchio Continente anche solo per l’assemblaggio finale, così come Byd sta già facendo per gli autobus in Ungheria.

Il Suv Tang è stato messo sul mercato in anteprima in Norvegia proprio per studiare la reazione degli acquirenti europei, sia pure di fascia alta. “Non abbiamo un target per le vendite europee nel 2022”, dice Penny Peng, responsabile delle vendite nel Vecchio Continente. Ma osserva che “nel 2021 le vendite globali nel mondo di tutti i nostri modelli sono state 700 mila” e mostra un grafico che conferma per quest’anno una continua salita.

Lo sbarco dei cinesi in Europa si spiega certamente con le incertezze che stanno caratterizzando l’industria di questa parte del mondo. Difficoltà ad investire e dubbi sulle potenzialità del full electric hanno creato un periodo di sospensione ed evidenti vuoti che si colgono anche nell’esposizione parigina. I cinesi si soni infilati in quello spazio. Lo hanno fatto con discrezione: niente draghi e involtini primavera alla festa del Pavillion Gabriel. Ma musica europea, ottima cucina francese e champagne. Certe volte si viene notati di più quando si decide di non farsi notare.

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