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Hyundai Kona EV (2021), perché comprarla elettrica e perché no

Autonomia ed efficienza da riferimento, così come l'abitabilità. Peccato per alcuni dettagli e per un prezzo un po' elevato

La Hyundai Kona è, dati alla mano, il SUV elettrico più venduto nel 2020. Un progetto risultato vincente fin dalla sua nascita, e che dunque non ha motivo di rivoluzionarsi. Giunta a metà generazione, la Kona EV si evolve nel look, nello stile con un facelift estetico certo, ma anche con alcune evoluzioni una volta saliti a bordo. Scopriamo insieme dunque questa Hyundai Kona EV 2021, protagonista di un nuovo appuntamento con il Perché comprarla elettrica e perché no.

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Esterni ed Interni | Architettura, batteria e autonomia | Ricarica| Guida | Prezzi

Pregi e Difetti

Ci Piace Non Ci Piace
+Autonomia ed efficienza da primato -Ergonomia di alcuni pulsanti sul tunnel centrale
+Facilità di guida -Mancano le sospensioni elettroniche
+Dotazioni ed accessori -Slitta in accelerazione
+Abitabilità -Prezzo non proprio per tutte le tasche
+Bagagliaio ben organizzato  

Verdetto

8.3 / 10

Esterni ed interni

Come detto, si tratta di un facelift, dunquee forme e dimensioni sono praticamente rimaste invariate rispetto alla versione pre-restyling. Cambia in termini di lunghezza di un paio di centimetri, a causa della modifica del paraurti.

Le modifiche più…corpose si ritrovano all’anteriore: sparita la calandra, ora il frontale risulta più pieno ma al contempo levigato, con la presa di ricarica in bella vista, seppur dislocata. Una scelta che, esteticamente, mostra una certa maturità stilistica, sottolineato anche dalle luci di posizione a Led, più sottili, così come le luci abbaglianti ed anabbaglianti.

Scorgendola di profilo, si può notare la linea di cintura marcata ed il tetto a contrasto che rende la silouhette più snella e gradevole. Il trattamento visto all’anteriore poi si scorge anche al posteriore, con il nuovo disegno dei fari in bella mostra, ora più sottili e allungati.

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Una volta a bordo da passeggeri, si nota l’apertura dell’ingresso porta posteriore sufficientemente buona, anche in altezza. Sufficiente lo sapzio per le ginocchia una volta seduti, ma non immaginatevi un salotto in termini di spazio. E’ pur vero che si tratta di un mezzo di circa 4 metri e 20 centimetri, dunque lo spazio risulta consono. Buono lo spazio per piedi e gambe, anche se, chi siede al centro dovrà fare i conti con l’ingombro dato dalla batteria. In tre ci si può sedere certo, ma si sta decisamente meglio in due.

Chi salirà a bordo davanti troverà un ambiente di qualità seppur coerente con il segmento di appartenenza. Niente premium certo, ma comunque il giusto compromesso tra fruibilità e optional che in auto anche più blasonate non si ritrova. Un esempio su tutti: i sedili regolabili elettronicamente.

Lo spazio nel pozzetto centrale è sufficiente per infilare uno smartphone o un portafogli. E’ presente una presa dodici volt ed una USB, seppur scomode nella loro ergonomia. A disposizione anche un pozzetto con due porta bibite, tasti per la trazione ed un cassettino richiudibile a molla, con ricarica wireless.

Un accenno negativo sulla plastica che riveste il tunnel centrale, non di grande qualità, tanto che il modello in prova presentava qualche segno di usura della vernicitarura.

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Le misure

Fuori

Lunghezza

4,20 metri

Larghezza

1,80 metri

Altezza

1,57 metri

Peso

1685 kg (massa a vuoto)

Dentro

Bagagliaio

332 – 1114 Litri

Architettura, batteria e autonomia

Lo abbiamo già accennato precedentemente: la Hyundai Kona EV è un Crossover di segmento B figlia di una declinazione condivisa. Non cambia dunque nelle dimensioni rispetto alla sorella endotermica, ma cambia nel peso.

La piattaforma si chiama B-SUV, ed ha un pacco batteria da 64 kWh effettivi con un peso di 450 chilogrammi. Questo è disposto sul pianale ed in parte sul bagagliaio, con raffreddamento a liquido e pompa di calore. Hyundai garantisce il proprio pacco batteria per otto anni o per 160.000 chilometri ma non viene specificata una capacità residua nel libretto di uso e manutenzione.

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La trazione, anteriore, è spinta da un motore sincrono a magneti permanenti con una potenza massima di 204 CV (150 kW) ed un valore di coppia massima di 395 Nm.

In termini di consumi, è evidente come l’habitat ideale sia la città, dove riesce a percorrere fino a 9,5 km al kWh sfruttando al meglio anche i diversi livelli di rigenerazione dai paddle. In ambiente extra rubano e soprattutto autostradale, si sale a quasi 7 km/kwh mentre in autostrada si scende ancora a quasi 5 km/kWh. L’autonomia media si attesta su poco più di 420 chilometri con un picco teorico interessantissimo di circa 600 chilometri in solo ambiente urbano.

Ricarica

Attaccata alla presa di casa da 2,3 kW,  la Kona EV carica circa 15 chilometri di autonomia ogni ora.  Installando una wallbox con un upgrade a 6 kW (qui la guida per farlo gratuitamente), quindi con circa 4,5 kW di potenza, si sale a poco meno di 30 chilometri di autonomia l’ora.  
Fuori casa, sfruttando una colonnina di carica in corrente alternata si guadagnano circa 69 km ogni ora, tenendo da conto come la Kona abbia un caricatore di bordo – opzionale – con una potenza di 10,5 kW, altrimenti si deve sfruttare il caricatore interno da 7,4.

In corrente continua, dunque sfruttando una classica colonnina a 50 kW, si possono accumulare circa 330 chilometri ogni ora. Tenete da conto che la Hyundai Kona EV è in grado di ricaricare in DC fino a 100 kW.

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Come va

Partiamo immediatamente da un assunto che, leggendo questa prova, probabilmente avrete già capito: la Hyundai Kona EV è un’auto semplice, facile, immediata nel suo utilizzo. Nasce come una pregevole tuttofare, soprattutto in ambito urbano. E questa non è una critica, quanto più una constatazione: chi si decide a passare da una termica ad una elettrica senza troppi pensieri, può trovare in questo crossover una soluzione ideale per la sua immediatezza.

È intuitiva da guidare, sia in città che fuori porta, anche se con alcuni limiti dati dalla sua natura. In ambito urbano il raggio di sterzata di poco meno di 5 metri e mezzo permette svolte senza impegno certo, ma non si tratta di un risultato da “vertice”. La facilità è legata alla percezione degli ingombri ed una visuale molto buona all’anteriore, meno al posteriore.

La risposta dell’acceleratore risulta ben calibrata, con un giusto carico ed un feedback senza troppi filtri. Il pedale non è spugnoso, ma anzi, è piuttosto reattivo. Il rovescio della medaglia è dato dalla potenza: se si esagera con il piede destro, tenendo ancora un angolo di sterzo importante, evidente, state pur certi che le ruote anteriori slitteranno, a prescindere dai driving mode.

Esatto, Driving Mode: la Hyundai Kona ha tre diverse mappature, Eco, Normal e Sport, più una ulteriore Eco+. Tutte le mappe regolano concettualmente l’erogazione del motore, variando la risposta dell’acceleratore, ed al contempo anche il carico sullo sterzo.

Uno sterzo che ha un buon carico, anche se con un “vuoto” iniziale. Un carico che rimane costante sia quando si va più tranquilli che quando si guida più spediti. Quando si aumenta l’andatura, si avverte tra le mani comunque una certa leggerezza, anche perché il rollio risulta essere piuttosto accentuato.

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Non ci si deve stupire : rollio e trasferimenti di carica devono essere presenti in un’auto pensata per la città, tenendo poi da conte come questa versione in prova abbia pneumatici da 17 pollici con spalla da 55. Non avendo sospensioni elettroniche, la Hyundai Kona ha un beccheggio evidente e questo si ripercuote su una sensazione di leggero galleggiamento.

Non ho parlato di logica di rigenerazione finora perché se è vero che quest’ultima si regola anche in base alle mappature, è altresì vero che si regola fondamentalmente con due paddle dietro il volante su tre diversi livelli di intervento; il livello più invasivo è piuttosto evidente, soprattutto a bassa velocità, ma attenzione: non aspettatevi un one pedal feeling, perché per fermarsi serve frenare meccanicamente tramite pedale.

Ed a proposito di frenata, la Kona Electric è una delle auto con il feedback a pedale tra i migliori che abbia mai provato. Non c’è alcuna spugnosità sul carico e questo è un ulteriore elemento che la rende “facile”.

Ultime parole per l’insonorizzazione. Buona sì, anche se a velocità autostradali si avverte qualche fruscio di troppo oltre al rotolamento degli pneumatici.

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La Tecnica 

Motore

1 motore sincrono a magneti permanenti

Potenza

204 CV

Coppia

395 Nm

Capacità Pacco Batterie

Tipo di Ricarica

64 kWh effettivi
Mennekes | CCS Combo2

Listino prezzi

La Hyundai Kona parte da un prezzo di 35.850 euro per la versione base, dunque con pacco batteria da 39 kWh e 100 kW di potenza con allestimento Xtech City. La versione in prova è invece la cosidetta top di gamma, quindi la XClass con pacco batteria da 64 kWh e 150 kW di potenza, ed ha un prezzo pari a 49.600 euro.

Fotogallery: Hyundai Kona Electric 2021

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