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Hyundai Ioniq 5, la prova della Model Year 2023

Abbiamo testato la versione aggiornata del SUV coreano, le nostre impressioni di guida al volante di Ioniq 5 MY23 - di ANDREA TREZZA

Nella seconda metà del 2022 i clienti Hyundai hanno finalmente potuto mettere mano al Model Year 2023 di Ioniq 5, il SUV elettrico per eccellenza che rappresenta il marchio coreano in tutto il mondo. In queste settimane, abbiamo avuto la possibilità di testare direttamente su strada la versione aggiornata di questo crossover, lanciato sul mercato da Hyundai con alcune novità interessanti rispetto alla varinate precedente dello stesso modello: autonomia maggiorata, tecnologia della batteria migliorata, sistema di sospensioni ottimizzato, e non solo.

Interni ed esterni

Ciò che non è cambiato è l’aspetto estetico di Ioniq 5, che nella versione MY23 così come in quella MY22 si distingue per le maniglie a scomparsa, il primo cofano a conchiglia di Hyundai che riduce al minimo gli spazi tra i pannelli della carrozzeria, le luci parametriche a effetto pixel all’anteriore e al posteriore, la zona per i sensori ADAS invece della tradizionale griglia anteriore, il montante C inclinato di 45 gradi, il paraurti anteriore a V dotato di prese d’aria a movimentazione automatica, i cerchi in lega diamantati da 20″ aerodinamici e con design dedicato, e una carrozzeria disponibile in nove colori diversi. Nessuna novità nemmeno all’interno dell’abitacolo, dove gli standard tecnologici elevati sono garantiti dal display AVN da 12.3″ affiancato ad un quadro strumenti digitale da 12.3″.

hyundai ioniq 5, la prova della model year 2023

Motori e batterie

Prima di addentrarci nella nostra prova, diamo un’occhiata all’offerta motoristica e di batteria proposta con Ioniq 5 MY23. I clienti Hyundai possono scegliere tra due capacità per la batteria, da 58 kWh o 77.4 kWh (quest’ultima migliorata rispetto ai 72,6 kWh della batteria long range precedente), e tra due configurazioni di trazione, una con un solo motore posteriore oppure una con due motori, uno anteriore e uno posteriore. L’autonomia, dichiarata nel ciclo WLTP di 507 chilometri, può essere ripristinata dal 10% all’80% in appena 18 minuti con un caricatore ultraveloce da 350 kW CC per via dell’innovativa architettura a 800V, mentre in appena cinque minuti si possono ottenere 100 km di ricarica.

In autostrada va alla grande…

Per il nostro test drive ci è stata messa a disposizione una Ioniq 5 MY23 con batteria da 77,4 kWh e con trazione integrale da 325 CV di potenza complessiva nell’allestimento top di gamma Evolution. Abbiamo potuto mettere alla prova il SUV elettrico coreano sia in ambito urbano, spostandoci per le strade più o meno trafficate di Bologna e di Milano, sia in quello extraurbano e soprattutto autostradale, essendoci trasferiti dal capoluogo lombardo a quello emiliano: un viaggio di oltre 200 km che ci ha permesso di constatare, e di apprezzare notevolmente, come la batteria, quando si trova a pieno regime, riesca a garantire un’autonomia ben più che sufficiente per completare il percorso ad una velocità costante di 130 km/h senza doversi fermare a ricaricare. E a proposito della batteria, particolarmente interessante è a nostro avviso l’innovativa funzione di condizionamento, che si attiva quando viene inserita come destinazione una colonnina sul navigatore integrato e che ha il compito di portare la batteria stessa alla temperatura ideale garantendo la massima efficienza/velocità di ricarica.

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…ma anche in città non demerita

Nonostante si tratti di un SUV dalle dimensioni non indifferenti, anche in città Ioniq 5 si è dimostrata un’auto di altissimo livello, estremamente agile e maneggevole anche quando si affrontano le curve più strette. Il comfort di guida è garantito, tra le altre cose, dalle sospensioni Smart Frequency Dampers (SFD), che offrono una migliore risposta migliorando così l’esperienza di guida nel suo complesso. Chiaramente, quando ci si sposta in città il consumo di energia si riduce notevolmente, e di conseguenza l’autonomia di percorrenza massima si avvicina molto di più agli oltre 500 chilometri dichiarati dalla casa coreana, allontanando anche in questo caso l’ansia della ricarica che invece molti altri modelli elettrici trasmettono ai suoi proprietari. Insomma, un SUV approvato a tutti gli effetti, ma a che costo? La versione top di gamma che abbiamo testato è disponibile chiavi in mano da 62.450 euro, mentre la variante di base, ovvero quella con batteria da 58 kWh e con trazione posteriore da 170 CV, è offerta nell’allestimento Progress a partire da 47.550 euro.

FP | Andrea Trezza RIPRODUZIONE RISERVATA

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