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Hennessey Venom F5 Revolution, nata per la pista

Il cliente ha sempre ragione, dice il vecchio adagio. E così, quando i clienti della Venom F5 di John Hennessey hanno chiesto gentilmente una versione più focalizzata sulla pista della hypercar da oltre 480 km orari, il costruttore texano è stato fin troppo felice di accontentarli. Ed ecco il risultato della richiesta dei clienti: la Venom F5 Revolution.

hennessey venom f5 revolution, nata per la pista

Hennessey Venom F5 Revolution

Raggiunge “solo” i 400 km/h

Il punto forte non è la velocità massima, che è limitata a circa 400 km orari grazie alla presenza di appendici aerodinamiche supplementari. Tuttavia, la stessa aerodinamica contribuisce a creare molta deportanza, il che significa che la Revolution dovrebbe essere in grado di realizzare tempi sul giro incredibilmente veloci. “È praticamente la nostra variazione GT3 RS della F5”, spiega John Hennessey a TG. “Non è un’auto da corsa, ma una vera e propria auto da strada con un occhio di riguardo alla pista”.

Dieta ferrea

Vediamo qualche dettaglio in più, quindi. La Hennessey Venom F5 Revolution è ancora alimentata dall’incredibile V8 biturbo da 6,6 litri da 1.842 CV che Hennessey ha soprannominato “Fury” e ci viene detto che la Revolution ha un “DNA quasi identico” a quello della Venom F5 Coupé “standard” su cui si basa. Utilizza lo stesso cambio semi-automatico a sette rapporti a frizione singola (che invia la potenza solo alle ruote posteriori) della Venom F5 originale, anche se in questo caso è “tarato per l’uso agonistico”. Anche il peso che devono portare appresso i 1.842 CV è ridotto. Grazie a “un’attenzione sistematica al contenimento del peso” l’ago della bilancia si ferma a 1.360 kg, rendendo questa variante della Venom la più leggera.

hennessey venom f5 revolution, nata per la pista

Ali per (non) volare

I miglioramenti aerodinamici includono l’enorme ala posteriore, un nuovo splitter anteriore e ulteriori alette davanti alle ruote anteriori. L’ala stessa, qui completa di una livrea specifica per gli Stati Uniti voluta dal primo acquirente, è regolabile e può fornire fino a 363 kg di deportanza a 300 km/h o oltre 635 kg a 400 km/h. C’è anche una nuova presa d’aria sul tetto per convogliare l’aria nel mostruoso V8 e favorire il raffreddamento.

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Assetto d’autore

L’equipaggiamento della Revolution comprende inoltre nuovi cerchi forgiati e pneumatici con battistrada leggermente maggiorato, mentre le sospensioni a doppio braccio sono più sportive di prima e dotate di ammortizzatori regolabili che possono essere “calibrati in pista con semplici strumenti”. L’assetto di serie dovrebbe essere comunque piuttosto gustoso, perché è stato perfezionato dall’ingegnere capo John “Heinrocket” Heinricy, un uomo con 38 anni di esperienza nello sviluppo di auto ad alte prestazioni presso la General Motors e molteplici vittorie in gare e campionati nella sua carriera motoristica.

Il Ring come palestra

Heinricy ha all’attivo oltre 1.000 giri del Nürburgring, e si dà il caso che alcuni test della Revolution si svolgeranno in quella particolare zona della Germania nel corso dell’anno. Attenzione al tempo sul giro. “Intendiamo battere la AMG One al Nordschleife? Non necessariamente, non è il motivo per cui abbiamo costruito l’auto. Ma di certo, quando arriveremo alla Nordschleife, ci troveremo di fronte ai 6 minuti e 35 secondi della One”, ha dichiarato John Hennessey.

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Un occhio al cronometro

“Non abbiamo intenzione di dichiarare che stabiliremo un particolare record sul giro, ma faremo dei test approfonditi e ci assicureremo di avere un’auto con la quale i nostri clienti siano molto soddisfatti e si sentano sicuri. Se grazie al nostro lavoro l’auto otterrà buoni risultati, tanto di guadagnato. Che si tratti della AMG One al Nürburgring o della McLaren Senna, che ha girato sul Circuit of the Americas in 2 minuti e 13 secondi, vorremmo vedere come si comporta la nostra auto rispetto alle rivali. Man mano che ci addentreremo nel programma di test, vi terremo informati se qualcuno dei nostri tempi sul giro sarà degno di nota”.

Tutti in pista

Se mai comprerete la vettura, anche voi sarete in grado di tracciare i vostri tempi sul giro quando guiderete la Revolution, perché sarà dotata di un sistema di telemetria digitale completo. I test dei clienti si svolgeranno anche sul Circuit of the Americas, Laguna Seca, Road America e Spa-Francorchamps. Il costo di tutto questo? È di appena 2,7 milioni di dollari e la tiratura sarà limitata a soli 24 esemplari. La maggior parte di questi, peraltro, è già stata venduta, quindi se la Revolution è la vostra hypercar ideale per la pista (tra le tante che si possono scegliere al giorno d’oggi), è meglio che facciate presto a ordinarla.

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