Ha un infarto, Tesla guida da sola e gli salva la vita portandolo in ospedale
Cos’è la guida autonoma
La storia sta facendo il giro del mondo sui social, soprattutto su X dove Elon Musk giustamente gongola perché il suo gioiello tecnologico ha salvato la vita a Franklin. “Sono contento che Tesla FSD fosse lì per aiutarti e che tu ti senta bene!”, scrive il magnate sul proprio account condividendo il racconto dell’uomo che ha già ottenuto quasi 24 milioni di visualizzazioni. Ma cosa significa l’acronimo di cui ha parlato Musk? Si tratta del Full Self-Driving, traduzione letterale di Guida completamente autonoma che doveva essere già pronta alcuni anni fa ma che negli stati uniti è stata “sbloccata” soltanto il 1° aprile. Poche ore dopo il produttore si sentirà male, una tempestività davvero incredibile. Abitando in periferia, un mezzo di soccorso sarebbe arrivato mediamente dopo una ventina di minuti, troppo tempo considerando che l’auto era pronta e disponibile per partire immediatamente.
Il racconto dell’uomo
“Non avendo tempo da perdere, mi sono rivolto alla mia Model Y per ricevere assistenza. Attivando la nuova funzionalità Full Self-Driving con un semplice doppio clic sulla leva del piantone dello sterzo, sono rimasto sbalordito dai risultati”, ha commentato Franklin nel suo account X. La Tesla ha percorso 13 miglia in direzione dell’ospedale più vicino, quasi 21 km, senza alcun intervento da parte dell’uomo: all’arrivo l’auto ha anche parcheggiato in autonomia mentre il paziente consultava con urgenza un medico. “Nonostante abbia subìto un lieve infarto, ho lasciato l’ospedale senza restrizioni sul mio regime di esercizi, a testimonianza della risposta rapida ed efficiente facilitata dal veicolo e dei medici del VA Medical Center”, sottolinea.
Non sono, però, mancate le critiche di chi sostiene che sia troppo pericoloso definire una vettura con l’acronimo di Full Self-Drivign che sarebbe “fuorviante e irresponsabile”.