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"Ha la demenza, io divorzio". Mr Porsche rottama la moglie

“Ha la demenza, io divorzio”. Mr Porsche rottama la moglie

L’ha confusa con un’auto. Ma non una delle sue, perché quelle si venerano in eterno, pezzo dopo pezzo, anno dopo anno, persino graffio dopo graffio. No, deve averla scambiata per una di quelle più «da battaglia» che carichi fino allo sfinimento partendo per le vacanze, che frusti fino al duecentomillesimo chilometro, che spingi su ruote sgonfie e lisce col motore che tossisce e la marmitta penzoloni. Il «signor» Porsche ha deciso di rottamare la moglie perché lei ha commesso l’imperdonabile errore di ammalarsi di demenza senile. Come se non bastasse, la sciagurata, l’irresponsabile ha avuto anche la pessima idea di compiere settantaquattro anni. E lui, il marito, il milionario erede del fondatore della Porsche, proprio lui, Wolfgang Porsche di anni settantanove, dirigente dell’omonima casa automobilistica, comprensibilmente la lascia. La molla, la pianta in asso, la rottama, la cambia con un’altra. Dal modello Claudia Huebner (74 anni, laureata in legge, nonna, ex consigliera del governo tedesco, 74 anni), il «signor» Porsche passa al modello Gabriela Prinzessin (59 anni, uscita dalla stessa «officina» universitaria di Claudia, ex moglie prima del principe Carlo Emilio di Leiningen, discendente dai Romanov, poi ex moglie di Karim Aga Khan IV, considerato diretto discendente nientemeno che del profeta Maometto). Claudia è stata la compagna di Wolfgang dal 2007 e sua moglie dal 2019. Ma pare che la nuova «auto» sia in prova già da mesi. Cene, feste e week end di test su strada per sondare l’affinità tra «condotta» e conducente anche se in realtà si conoscono da venticinque anni. Solo ora però, con Claudia «fuori servizio» lui si è accomodato alla guida del nuovo, divorziatissimo, fiammante modello. Rodaggio finito, divorzio partito. Il muletto è diventata auto in prova e poi è finita anche la prova.

D’altra parte sulla tenuta di strada di Carla non si può proprio più contare: è assistita da quattro badanti che si prendono cura di lei 24 ore su 24 e già da due anni, da quando cioè le è stata diagnosticata la malattia, vive dalla figlia. Secondo una fonte vicina alla famiglia, come riporta il Daily Mirror, «la malattia di Claudia ha reso impossibile la convivenza per lei e suo marito. Non è in grado di muoversi autonomamente da mesi. E il suo comportamento è molto cambiato». Ma incredibile che qualcuno affetto da demenza senile cambi nel comportamento. Roba che sbalordisce. Che anche dalle migliori officine si esca con «difetti di fabbrica»? E che dire dei «difetti di fabbrica» del «signor» Porsche in persona? Wolfgang Heinz Porsche, nato a Stoccarda, figlio più giovane dell’ex designer e amministratore delegato di Porsche AG, Ferdinand-detto-Ferry Porsche e Dorothea Reitz. Suo nonno era Ferdinand Porsche, il fondatore di Porsche AG, e suo fratello maggiore Ferdinand-detto-Butzi Porsche è stato quello che ha progettato la prima Porsche 911, praticamente «schiacciando» un Maggiolone Volkswagen.

Il «signor» Porsche in questione, Wolfgang il quasi ex marito di Claudia, vive a Zell am See, in Austria, e ha quattro figli, di cui due dalla regista e sceneggiatrice Susanne Bresser, con cui è stato sposato tra il 1988 e il 2008. Poi ha cambiato anche quella. Olio sull’asfalto e dischi rovinati. Via, modello nuovo.

Anni e anni a cercare di non cedere all’antipatia preconcetta per chi ha la fortuna di sistemare le terga su tutti quegli arrogantissimi cavalli; anni e anni a resistere alla tentazione di giudicare qualcuno solo perché ha voluto (e potuto) scegliere «quella» macchina e non un’altra, e poi conosciamo il «signor» Porsche e la sua edificante storia sulla rottamazione della moglie malata. E di nuovo, irrimediabilmente, ci troviamo a pensare che meglio «posh» che Porsche. E che avevamo ragione quella volta, quando ferme al semaforo accanto a una Taycan che non poteva permettersi di scendere di giri, riflettevamo sul fatto che uno ricco e veramente elegante, alla fine, si compra una Jaguar.

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