Motori

Gubitz: «Vogliamo che Opel torni a essere il marchio tedesco più amato dagli italiani. Delle case cinesi abbiamo rispetto, non paura»

gubitz: «vogliamo che opel torni a essere il marchio tedesco più amato dagli italiani. delle case cinesi abbiamo rispetto, non paura»

Tobias Gubitz, responsabile Product & Pricing di Opel

RÜSSELSHEIM – Italia, clienti donne, elettrificazione, costruttori cinesi. Tobias Gubitz, responsabile Product and Pricing di Opel, parla a ruota libera a Rüsselsheim nel giorno in cui la casa del Fulmine celebra i suoi primi 125 anni di produzione automobilistica. Il 2024 sta riservando soddisfazioni a Opel e il manager di origini bavaresi che, tra le altre cose, ha lavorato anche negli Stati Uniti, ha un obiettivo che riguarda il Belpaese: «Far tornare Opel ad essere il marchio tedesco più amato dagli italiani».

Mica poco.

«Abbiamo modelli nuovi e con la Frontera un veicolo interessante per l’Italia per le sue dimensioni e per il suo prezzo, sotto i trentamila euro anche in declinazione elettricaВ».

Però non è che in Italia le auto elettriche vadano per la maggiore.

«Appunto. La loro diffusione dipende anche dalla loro accessibilitГ  e con la Frontera siamo certi di offrire alle famiglie un modello che assicura qualitГ  tedesca e un costo abbordabileВ».

Lei è molto sicuro, altri lo sono meno.

«AffinchГ© le auto elettriche si diffondano serve una combinazione di elementi. Oltre a quelli che ho citato ГЁ necessaria anche una infrastruttura di ricarica rassicurante. In gamma noi abbiamo giГ  anche la Corsa e avremo la Grandland, che abbiamo scelto di sviluppare consapevolmente piГ№ grande per posizionarci nel mezzo del segmento C, dove si concentra l’offerta di altre case tedesche e asiaticheВ».

D’accordo, ma i tempi?

«Le farГІ un esempio che riguarda la mia esperienza negli Stati Uniti. All’epoca lavoravo per un’azienda che si occupava di prodotti per l’igiene personale: sotto la doccia, gli uomini usavano quasi solo il sapone e praticamente nessuno quello liquido, contrariamente alle donne. Abbiamo spinto sul secondo e nel giro di tre anni ГЁ avvenuta la “svolta”».

Abbia pazienza, ma tra auto e gel doccia c’è qualche differenza.

«Mi riferivo al trend: una volta avviato non lo fermi. E cosГ¬ sarГ  per le auto elettricheВ».

Però dovrete fare i conti con la concorrenza cinese: paura?

«Produciamo auto da centoventicinque anni: rispetto sГ¬, paura noВ».

La differenza tra uomini e donne nell’approccio americano vale anche per le elettriche?

«Vorrei dirle che le donne hanno approccio migliore rispetto a quello di noi uomini, ma non posso (sorride). Di sicuro le donne hanno una visione piГ№ aperta verso il futuro, hanno una maggiore attenzione verso la sostenibilitГ  e, tra le altre cose, negli acquisti importanti sono meno emozionali rispetto agli uominiВ».

La rivoluzione elettrica dipenderà dalle donne, insomma?

«A me pare che abbiano una maggiore disponibilitГ  verso questa tecnologiaВ».

Il prezzo resta determinante, però.

«L’impegno di Opel e di Stellantis ГЁ quello di portare sul mercato auto per il mercato di massa che tutti si possano permettereВ».

Torniamo all’Italia…

«Nel 2023 ГЁ stato il nostro quarto mercato dopo Germania, Regno Unito e Turchia, che ГЁ cresciuta moltissimo, e davanti a Spagna e Francia. Per l’anno in corso potrebbe tornare al terzo postoВ».

Grazie alla Frontera?

«Anche, sГ¬. E sto pensando proprio all’Italia per il mio primo viaggio all’estero con la Grandland: pensavo di partire la sera del quattro luglio, destinazione lago di GardaВ».

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