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Gp Canada, disfatta Ferrari. Vasseur: “Ci siamo danneggiati da soli”

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Troppo bella la versione di Montecarlo, troppo brutta per essere vera la Ferrari del Canada. Arrivata a Montreal «sulle ali dell’entusiasmo», parole del team principal Frederic Vasseur, la Rossa non ne ha azzeccata una. Prima è precipitata oltre la quinta fila in classifica, quindi in gara per Charles Leclerc e Carlos Sainz è andata anche peggio: tra problemi al motore (il monegasco), un paio di giri disperati con le slick sul bagnato (ancora lui) e un incidente con Albon (lo spagnolo), si è arrivati a un doppio, doloroso ritiro che a Maranello non vedevano da 27 gare, dal Gp di Azerbaigian 2022. Zero punti: non accadeva da Baku 2022«Il fatto che sostituiamo spesso motore non è un buon segno – così Leclerc -, ma non so quale fosse il vero problema, se si tratta di un allarme». Fatto sta che nella prima parte di gara Charles è stato costretto a smanettare abbondantemente sul volante per provare a metterci una pezza: «È stata una gara veramente difficile da gestire – continua il vincitore del Gp di Montecarlo, sembra una vita fa ma sono solo un paio di settimane -, avevo un sacco di cose da fare sullo sterzo. Nei rettilinei perdevo più di un secondo, impossibile fare qualsiasi cosa in quelle condizioni». Saggia, una volta subita l’umiliazione del doppiaggio, la scelta del ritiro. Vince Verstappen davanti a Norris e RussellIl peggior weekend dell’anno, inaspettato quanto preoccupante, per la Ferrari arriva proprio mentre la concorrenza accelera: se Max Verstappen è arrivato a 60 vittorie in carriera, sul podio sono salite anche McLaren (Lando Norris frenato da una strategia non perfetta) e Mercedes, trascinata da George Russell, autore anche della pole con lo stesso tempo del campione del mondo. A proposito delle qualifiche, Frederic Vasseur dice di aver «capito cosa è successo sabato». Secondo il team principal, che come di consueto cerca di mostrare la stessa faccia sia nella buona sia nella cattiva sorte, «il problema non è stato il passo ma l’affidabilità». Per quanto riguarda la power unit di Leclerc, probabilmente si è trattato di un guaio ai sensori, «al controllo – aggiunge Vasseur -, ma dobbiamo ancora analizzare quanto è accaduto. Sainz invece non è partito bene e poi è stato condizionato dal contatto con Bottas, che gli è costato danni all’ala e al fondo». Nessuna scusa, in ogni caso: «Danneggiati dalle condizioni meteo? Credo che ci siamo danneggiati da soli».

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