Gli e-fuel stimolano Ferrari e Porsche per aiutare gli endotermici
Cosa sono gli e-fuel
Gli e-fuel sono dei carburanti realizzati tramite l’estrazione dell’idrogeno verde attraverso l’elettrolisi, nutrita da energia elettrica rinnovabile. L’idrogeno, poi, viene combinato insieme alla CO2 per formare un combustibile liquido. In poche parole, una macchina che utilizza tale tipologia di alimentazione emette CO2 in modo locale, ma solamente nella stessa quantità immagazzinata nel carburante per la sua produzione. Dunque, il bilancio finale fra CO2 catturata ed emessa raggiunge la neutralità. Questi carburanti funzionano coi tradizionali motori endotermici, per questo motivo Porsche li considera un ottimo punto di partenza per raggiungere la decarbonizzazione. La casa di Zuffenhausen, nello scorso aprile, ha investito 75 milioni di euro per acquisire il 12,5% della Hif Global, una società che si occupa della realizzazione di impianti per gli e-fuel. Inoltre, ha avviato un piano industriale di carburanti sintetici a Punta Arenas, in Cile. Qui, in Sud America, ha alimentato un esemplare di 911 con i combustibili ecologici ottenendo dei risultati interessanti.
Ferrari attenta agli sviluppi
Ferrari, al pari di Porsche, tiene in considerazione la strada dei carburanti alternativi per proseguire la produzione di auto con motore a scoppio, essenziale per preservare una tradizione che è un patrimonio industriale di immenso valore. Per la causa degli e-fuel, sarà fondamentale il contributo della F1, infatti a partire dal 2026 questi carburanti alimenteranno le varie monoposto del Circus. Lo scopo, oltre a raggiungere la Carbon Neutrality entro il 2030, è quello di dimostrare che i carburanti sintetici possono dare una spinta decisa all’alimentazione di auto estremamente performanti. Per le prossime auto sportive tedesche e italiane, la maggiore densità energetica di tali combustibili, rispetto alle batterie agli ioni di litio montate sui veicoli elettrici, potrebbe continuare a garantire leggerezza e potenza. Vedremo quali saranno i futuri sviluppi per salvaguardare un patrimonio a rischio chiusura.