Giorgio non è elettrico: ecco perché Giulia e Stelvio non vanno d’accordo con le batterie
Secondo i vertici Alfa, non solo non ci sono i presupposti tecnici per il progetto, ma anche quelli di mercato. Una ibrida plug-in in questa classe di auto richiederebbe una riprogettazione completa per trovare spazio alle batterie (che comunque arrivano a pesare anche 100 kg per 15 kWh) e una mild hybrid a 48 V (simile al powertrain della Tonale MHEV) non permetterebbe di ottenere significativi vantaggi nelle riduzioni di CO2 tali da rientrare nell’Euro 7 previste per il 2025. Senza contare che molti Paesi (compresa l’Italia, in cui vige ancora il superbollo) le spese di proprietà di modelli simili diventano proibitive.
Alla richiesta di sapere se Giulia e Stelvio, almeno come nome e filosofia, resteranno nel portfolio Alfa Romeo, Guzzafame ha detto che “poterebbero diventare elettriche”, ma da qui al 2035 c’è anche spazio per modelli termici, probabilmente più grandi ad occupare il segmento delle berline luxury e delle gradi Suv.
In collaborazione con Automoto.it