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Giannini: il marchio romano torna con una piccola elettrica

Tanti di voi ricorderanno il marchio Giannini, noto soprattutto nella seconda metà dello scorso secolo per le innumerevoli preparazioni di veicoli Fiat, non senza una rivalità con l’Abarth che faceva felici gli appassionati di motori. In pochi, tuttavia, ricordano che proprio all’azienda romana si deve quella che, probabilmente, è la prima 500 elettrica, realizzata come one-off nel 1967 sulla base dello storico Cinquino e dotata di motore da 4 CV alimentato da batterie al piombo. Ebbene, proprio in questi giorni la Giannini torna a far parlare di sé per una piccola Ev, realizzata con un know-how tutto italiano e già pronta per la commercializzazione: la vetturetta si chiama Uso ed è tecnicamente un quadriciclo pesante da utilizzare anche sullo sterrato.

Il ritorno. L’idea è del fotografo e imprenditore Fabrizio Ferri – marito di Geraldina Polverelli, il cui nonno Volfango rilevò l’azienda dalla famiglia Giannini – che ha pensato a una nuova elettrica con caratteristiche ben diverse dalle solite piccole a batteria. Innanzitutto, non parliamo di un veicolo destinato soprattutto alla città, bensì alle seconde abitazioni di montagna e campagna. Oltre alla Regis Motors di Biella per lo sviluppo della piattaforma elettrica e la produzione del mezzo, l’azienda capitolina ha coinvolto la Corsetti Engineering Cor4 di Trezzano sul Naviglio, specializzata in soluzioni per l’off-road. Ne è nato così un veicolo dall’aspetto grintoso, dotato di bull-bar in acciaio agganciati al telaio del veicolo, e un piano di carico posteriore scorrevole, in grado di sostenere fino a 250 kg, come ben emerge dallo shooting realizzato dallo stesso Ferri a Pantelleria.

Qualche numero. La Uso è un quadriciclo pesante, omologato come L7e-CU, le cui dimensioni non sono dissimili dalle citycar a batterie con tradizionale omologazione M1. La lunghezza di 3,17 metri, per esempio, è superiore a quella di una Smart EQ fortwo, che si ferma a 2,74 metri, mentre la larghezza di circa 1,62 metri è di poco inferiore a quella della Fiat 500 a motore termico. Interessante è l’altezza, 1,61 metri, che dovrebbe garantire un certo agio anche ai passeggeri più alti. Del pari, la batteria da 21 kWh ha un taglio molto simile a quello di alcune citycar, come la Twingo E-Tech Electric, che ha accumulatori da 22 kWh. Secondo la Giannini, la capacità dell’accumulatore garantirebbe un’autonomia di 230 km nel ciclo WMTC (World Motorcycle Test Cycle), che scendono a 140 con i pneumatici da off-road.

Il prezzo. La Giannini Uso, consegnabile anche nelle seconde case, viene venduta a un prezzo di 28.500 euro più Iva, sottratto l’importo degli incentivi. A questo mezzo si affiancherà una versione L7-e, che potrà essere guidata anche dai sedicenni, ma con una batteria più piccola. In futuro, vedremo anche un secondo veicolo elettrico della Giannini, pensato per le località balneari.

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