La Casa cinese vuole consolidare la propria presenza nel settore della logistica a zero emissioni con il marchio Farizon
Geely ha da poco creato una sussidiaria la cui attività si incentra sulla produzione di veicoli commerciali elettrici. Si chiama Farizon e, come la stessa Geely ha fatto sapere, ha appena concluso un round di finanziamento di 300 milioni di dollari.
Si spinge sulla logistica
“Farizon, ora, si concentrerà sulla ricerca e lo sviluppo di un nuovo ecosistema che consenta a Geely di consolidare la propria posizione sul mercato dei veicoli commerciali a zero emissioni”: questo è quello che ha affermato in una comunicazione ufficiale la stessa Geely.
Un universo di marchi
Il round di finanziamento di Farizon, al quale hanno preso parte anche l’associazione industriale della città di Xiangtan, nella provincia meridionale di Hunan, e del fondo di investimento sudcoreano Mirae Asset, si aggiunge a quello che un altro brand di Geely ha portato a termine con successo lo scorso anno. Ci si riferisce ai 500 milioni di dollari raccolti da Zeekr grazie al sostegno di Intel Capital, CATL e la compagnia di intrattenimento online BiliBili.
Geely, balzata agli onori della cronaca (almeno di quella europea) nel 2010, quando ha acquistato Volvo. Forse non tutti sanno che è diventata proprietaria anche dello storico marchio motociclistico italiano Benelli.
Fondata nel 1997, Geely ha un portafoglio molto ampio, che si compone, oltre che delle già citate Farizon e Volvo, di brand come, Emgrand, Geometry, Maple, Englon, Gleagle, Levc (London Taxi International), Lotus (di cui possiede il 51% dal 2017), Lynk&Co, Polestar, Proton, smart, Zeekr e Zhidou.