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Formula 1: i top e i flop del GP del Messico 2022

formula 1: i top e i flop del gp del messico 2022

Formula 1: i top e i flop del GP del Messico 2022

Alla fine, a imporsi nel Gran Premio del Messico 2022 di Formula 1 non è stato l’idolo delle folle locali, Sergio Perez, bensì Max Verstappen, ormai in modalità tritacarne. La cronaca racconta di una gara scevra di emozioni, ma noi siamo qui per stabilire i top e i flop di Città del Messico. Quindi, bando agli indugi.

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Top: Red Bull e Max Verstappen

Con la vittoria in Messico, Verstappen batte ufficialmente il record condiviso da Michael Schumacher e Sebastian Vettel per il maggior numero di successi in una stagione. Certo, rispetto ai tempi del Kaiser e pure degli exploit di Vettel si corre di più, ma è pur vero che sul finale di questo campionato la Red Bull sta dilagando. La RB18 oggi si è dimostrata ancora una volta incredibile nella gestione delle gomme, senza alcuna debolezza anche sul finale della gara. E Perez, pur non riuscendo ad avere ragione di Hamilton, si è ripreso il secondo posto nel mondiale piloti. Certo è che insieme Verstappen e la Red Bull sono una coppia irresistibile. 

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Top: Mercedes e Lewis Hamilton

La verità è che sulla carta la strategia medie-hard pensata dalla Mercedes era azzeccata. Peccato che l’impeccabile gestione delle gomme da parte della Red Bull l’abbia vanificata. Sia Lewis Hamilton che George Russell si sono lamentati via radio della scelta, e col senno del poi – lo dimostra Ricciardo – l’opzione media-rossa avrebbe potuto portare dei frutti diversi. Potrà anche esserci della delusione, però la Mercedes in Messico è stata senza dubbio la seconda forza in campo. Resta da capire se si tratta solamente dell’effetto della rarefazione dell’aria a mitigare il drag della W13 o se è una tendenza destinata a continuare. Se dovessimo scegliere il migliore dei ragazzi Mercedes, non avremmo dubbi: questo primato Lewis se l’è preso in partenza, in modo pulito e chiaro.

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Top: Daniel Ricciardo

È vero, Daniel Ricciardo si è meritato la penalità per aver posto fine alla gara di Yuki Tsunoda. Ma a nostro avviso la corsa del Messico è la migliore della stagione per l’australiano. Forte di una scelta strategica azzeccata, con uno stint monstre sulle medie – ben 44 giri – e 26 tornate all’attacco con le rosse, è riuscito a fare meglio del compagno di squadra, Lando Norris, con una performance vivace che, sul finale, gli ha concesso di accumulare un vantaggio su Ocon tale da fargli mantenere la settima posizione nonostante i 10 secondi di sanzione.

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Flop: Ferrari

La prima Ferrari classificata, quella di Carlos Sainz, ha tagliato il traguardo a 58 secondi da Max Verstappen. Basta questo per fotografare con clinica perfezione il peggior weekend della Rossa nella stagione 2022. Il turbo del motore Superfast di casa Ferrari non ha superato la prova del Messico, pista che, con i suoi 2.240 metri di altezza sul mare, costringe questa componente a un superlavoro. Ma c’era anche dell’altro, visto che la F1-75, con Charles Leclerc, sembrava imbizzarrirsi sui cordoli. Un segno di problemi anche a livello di bilanciamento. Così con Red Bull e Mercedes non c’è storia.

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Flop: Nicholas Latifi

Il nostro, ormai habitué della sezione flop, è stato doppiato dal suo compagno di squadra, Alexander Albon, e ha concluso la corsa a 58 secondi dal pilota più vicino a lui, Kevin Magnussen. A sua parziale discolpa, è stato uno dei pochissimi piloti ad effettuare due soste. Però prestazioni del genere non depongono certamente a suo favore.

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Flop: la noia

Con gare così nella serata italiana, la melatonina non serve. La palpebra calava inesorabilmente mentre, dopo la prima – e ultima, ma questo non potevamo saperlo, a quel punto – tornata di pit stop, si cercavano spunti per mantenere viva l’attenzione. Non ha aiutato, soprattutto nelle fasi iniziali della gara, la necessità di tenere sotto controllo le temperature di motori e freni, particolarmente sollecitati in Messico per via della rarefazione dell’aria: citofonare a Fernando Alonso per ulteriori informazioni. Non tutti i GP possono essere entusiasmanti, però qui ci siamo superati.

In collaborazione con Automoto.it

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