Formula 1 – Città del Messico, sfida ad alta quota
Dal Texas al Messico, in poco meno di una settimana: team e piloti di Formula 1 sono arrivati all’Autodromo Hermanos Rodriguez dove questo fine settimana si correrà il Gran Premio di Città del Messico, terzultimo appuntamento della stagione 2022 di Formula 1.
Adesso tocca a Pérez. Dopo una seconda parte di stagione dominante, Max Verstappen ad Austin ha eguagliato il record di 13 vittorie in una stagione già appartenente a Michael Schumacher (2004) e a Sebastian Vettel (2013). L’olandese sembra avere tutte le carte in regola per riscrivere questo primato, con ancora tre colpi a disposizione. Ma in vista della gara messicana, la domanda nasce spontanea per dirla alla Lubrano Max lascerà spazio al suo compagno di squadra nel GP di casa o continuerà a correre a modo suo, pur avendo vinto già tutto? Sicuramente molto dipenderà dallo stesso Pérez e dalla voglia di far bene davanti a una folla caliente. E poi, seppur non conti nulla se non per l’orgoglio, c’è quel secondo posto che il messicano può conquistare in classifica piloti e che ad Austin ha perso nei confronti di Leclerc.
Le speranze degli altri. La Red Bull RB18 è una vettura in grado di capitalizzare la buona velocità di punta e l’ottima gestione delle gomme, soprattutto nelle mani di Verstappen. Gli avversari hanno il loro bel da fare per colmare il gap e sia Ferrari che Mercedes stanno lavorando in ottica 2023 per evitare di vivere un’altra stagione come questa. Se da un lato la Scuderia di Maranello ha una vettura in grado di lottare costantemente per la pole, dall’altro il passo gare e la gestione delle gomme lascia a desiderare. Ma la squadra sembra aver compreso gli errori e sta lavorando nella giusta direzione per tornare a vincere. Una direzione simile a quella della Mercedes, sempre più vicina alla parte alta della classifica come dimostrato ad Austin. vero, la W13 non ha ancora il passo per vincere a meno di clamorosi colpi di scena, ma la squadra dominatrice di questa era ibrida ha già dimostrato di saper addrizzare il tiro piuttosto velocemente. Non a caso, Wolff ha di recente affermato che la prossima W14 sarà totalmente diversa nel DNA e nell’architettura. E con una coppia come Hamilton e Russell a unirsi alla lotta di testa, lo spettacolo sarebbe assicurato.
Le sfide tecniche. L’arena in cui si sfidano questi moderni gladiatori della velocità è l’Autodromo Hermanos Rodriguez, una pista che sorge a 2.200 metri sul livello del mare. Una sfida ad alta quota dove l’aria è più rarefatta e alza l’asticella della difficoltà, soprattutto per raffreddare in maniera appropriata l’impianto frenante e le power unit. L’altitudine influisce anche sulla quantità di carico aerodinamico generato dalle vetture: seppur i team utilizzino una configurazione uguale a quella di Monaco, con il massimo carico, l’effetto generato è simile a quello di Monza. Ne consegue che mettere a punto le vetture è decisamente più complicato del previsto e gestire le gomme sarà un compito arduo, perché le macchine tenderanno a scivolare in curva e consumare più gomma. L’ulteriore elemento di difficoltà è rappresentato dalle variazioni di temperatura che in Messico sono notevoli, anche a distanza di poche ore. Le squadre dovranno monitorare le escursioni termiche perché potrebbero essere un importante elemento per comprendere i dati relativi al degrado delle gomme.
Venerdì 28 ottobre
Prove Libere 1 – dalle 20 in diretta su Sky Sport F1
Prove Libere 2 – dalle 23 in diretta su Sky Sport F1
Prove Libere 3 – dalle 19 in diretta su Sky Sport F1
Qualifiche – dalle 22 in diretta su Sky Sport F1. Differita TV8 dalle 23.30
Domenica 30 ottobre
Gara – partenza alle 21 in diretta su Sky Sport F1. Differita TV8 alle 22