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Formula 1 – Città del Messico, sfida ad alta quota

formula 1 – città del messico, sfida ad alta quota

Formula 1 – Città del Messico, sfida ad alta quota

Dal Texas al Messico, in poco meno di una settimana: team e piloti di Formula 1 sono arrivati all’Autodromo Hermanos Rodriguez dove questo fine settimana si correrà il Gran Premio di Città del Messico, terzultimo appuntamento della stagione 2022 di Formula 1.

Titoli assegnati. Quello di Austin è stato un GP agrodolce per la Red Bull Racing: se da un lato la vittoria di Verstappen ha consentito alla squadra di conquistare matematicamente il titolo costruttori, dall’altro c’è stata una profonda tristezza per aver perso il proprio faro. Sabato scorso, infatti, poco prima dell’inizio delle qualifiche è giunta in America la triste notizia della scomparsa del fondatore della Red Bull, Dietrich Mateschitz. In diversi si sono chiesti quale futuro potranno avere le due squadre appartenute al visionario businessman austriaco e a tal proposito è intervenuto di recente proprio Christian Horner, che ha affermato: Dietrich ha messo le basi per un futuro solido e dal 2026 diventeremo anche produttori di power unit. Così come abbiamo fatto per i telai, porteremo lo stesso spirito nella divisione che darà vita ai motori”. Il futuro di Red Bull Racing e Scuderia AlphaTauri non è in discussione.

Adesso tocca a Pérez. Dopo una seconda parte di stagione dominante, Max Verstappen ad Austin ha eguagliato il record di 13 vittorie in una stagione già appartenente a Michael Schumacher (2004) e a Sebastian Vettel (2013). L’olandese sembra avere tutte le carte in regola per riscrivere questo primato, con ancora tre colpi a disposizione. Ma in vista della gara messicana, la domanda nasce spontanea per dirla alla Lubrano Max lascerà spazio al suo compagno di squadra nel GP di casa o continuerà a correre a modo suo, pur avendo vinto già tutto? Sicuramente molto dipenderà dallo stesso Pérez e dalla voglia di far bene davanti a una folla caliente. E poi, seppur non conti nulla se non per l’orgoglio, c’è quel secondo posto che il messicano può conquistare in classifica piloti e che ad Austin ha perso nei confronti di Leclerc.

Le speranze degli altri. La Red Bull RB18 è una vettura in grado di capitalizzare la buona velocità di punta e l’ottima gestione delle gomme, soprattutto nelle mani di Verstappen. Gli avversari hanno il loro bel da fare per colmare il gap e sia Ferrari che Mercedes stanno lavorando in ottica 2023 per evitare di vivere un’altra stagione come questa. Se da un lato la Scuderia di Maranello ha una vettura in grado di lottare costantemente per la pole, dall’altro il passo gare e la gestione delle gomme lascia a desiderare. Ma la squadra sembra aver compreso gli errori e sta lavorando nella giusta direzione per tornare a vincere. Una direzione simile a quella della Mercedes, sempre più vicina alla parte alta della classifica come dimostrato ad Austin. vero, la W13 non ha ancora il passo per vincere a meno di clamorosi colpi di scena, ma la squadra dominatrice di questa era ibrida ha già dimostrato di saper addrizzare il tiro piuttosto velocemente. Non a caso, Wolff ha di recente affermato che la prossima W14 sarà totalmente diversa nel DNA e nell’architettura. E con una coppia come Hamilton e Russell a unirsi alla lotta di testa, lo spettacolo sarebbe assicurato.

Le sfide tecniche. L’arena in cui si sfidano questi moderni gladiatori della velocità è l’Autodromo Hermanos Rodriguez, una pista che sorge a 2.200 metri sul livello del mare. Una sfida ad alta quota dove l’aria è più rarefatta e alza l’asticella della difficoltà, soprattutto per raffreddare in maniera appropriata l’impianto frenante e le power unit. L’altitudine influisce anche sulla quantità di carico aerodinamico generato dalle vetture: seppur i team utilizzino una configurazione uguale a quella di Monaco, con il massimo carico, l’effetto generato è simile a quello di Monza. Ne consegue che mettere a punto le vetture è decisamente più complicato del previsto e gestire le gomme sarà un compito arduo, perché le macchine tenderanno a scivolare in curva e consumare più gomma. L’ulteriore elemento di difficoltà è rappresentato dalle variazioni di temperatura che in Messico sono notevoli, anche a distanza di poche ore. Le squadre dovranno monitorare le escursioni termiche perché potrebbero essere un importante elemento per comprendere i dati relativi al degrado delle gomme.

Come vedere il GP del Messico in tv. L’intero weekend sarà un’esclusiva della pay-tv Sky, ma qualifiche e gara saranno comunque trasmesse in differita sul digitale terrestre, su TV8. Ecco il programma e gli orari del fine settimana, già convertiti al fuso orario italiano.

Venerdì 28 ottobre

Prove Libere 1 – dalle 20 in diretta su Sky Sport F1

Prove Libere 2 – dalle 23 in diretta su Sky Sport F1

Sabato 29 ottobre

Prove Libere 3 – dalle 19 in diretta su Sky Sport F1

Qualifiche – dalle 22 in diretta su Sky Sport F1. Differita TV8 dalle 23.30

Domenica 30 ottobre

Gara – partenza alle 21 in diretta su Sky Sport F1. Differita TV8 alle 22

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