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Ford, ridurre i costi per il rilancio in Cina

L'obiettivo è quello di invertire la rotta dopo un importante calo delle vendite nel più grande mercato del mondo

Ford, ridurre i costi per il rilancio in Cina

Ford continua a lavorare per rilanciare i propri affari sul mercato cinese. La priorità allo stato attuale delle cose per la casa automobilistica dell’Ovale blu è quella di ridurre i costi, con l’obiettivo di invertire la rotta dopo un importante crollo delle vendite nel più grande mercato automobilistico del mondo: dati alla mano, infatti, le immatricolazioni di veicoli Ford in Cina sono in costante calo dal 2016.

Costi troppo alti

“I nostri costi non sono competitivi, per questo stiamo lavorando internamente e insieme ai nostri partner per ridurli in tutte le aree”, ha dichiarato ai microfoni di Reuters un rappresentante della divisione cinese di Ford. La casa automobilistica dell’Ovale blu ha poi aggiunto che l’unica strategia da adottare per aumentare la sua competitività nel Paese asiatico è quella di dare vita ad un’organizzazione snella e agile, caratteristiche definite “necessarie per costruire un business più sano e sostenibile in Cina”.

Posti di lavoro a rischio

Come parte di questa strategia di riduzione dei costi, Ford sarebbe pronta a tagliare circa 1.300 posti di lavoro in Cina. Una delle attività su cui probabilmente concentrerà maggiormente gli sforzi il marchio statunitense è quelle delle esportazioni, quasi raddoppiate nel 2022.

Ford, la Cina come hub di esportazione di EV

Hub di esportazione

Nei giorni scorsi anche il CEO di Ford, Jim Farley, si era espresso sull’importanza della Cina per la casa statunitense come hub di esportazione per veicoli elettrici, ma non solo: “Riteniamo che la Cina sia non solo il più grande mercato di veicoli elettrici al mondo, ma anche che da un punto di vista della digitalizzazione i suoi clienti siano più avanti rispetto al resto del mondo, per questo è un mercato davvero importante per noi. La tecnologia delle batterie e la customer experience digitale, insieme ad una gamma di prodotti avanzati e un’integrazione sia software che hardware, sono le principali ragioni della nostra presenza in Cina”.

FP | Andrea Trezza RIPRODUZIONE RISERVATA

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