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Ford – Fiesta, stop alla produzione nel 2023

ford – fiesta, stop alla produzione nel 2023

Ford – Fiesta, stop alla produzione nel 2023

Era nell’aria da tempo, ma non per questo la notizia fa meno rumore. La Ford Fiesta, una delle più popolari utilitarie sul mercato, molto apprezzata sin dalla seconda metà degli anni 70 pure in Italia, uscirà di scena già nel 2023, forse addirittura entro l’estate, in anticipo secondo i piani. Non è stata la Casa stessa ad annunciarlo, ma la testata Automotive News Europe a rilanciare l’indiscrezione, che conferma quanto raccolto di recente da Quattroruote.

 

Lascia il posto alla Bev. Insomma, la Ford smetterà di produrre la Fiesta, suo modello storico sin dal 1976, nello stabilimento di Colonia, per far posto alle linee di assemblaggio di due modelli elettrici su base Volkswagen Meb, una Suv e una crossover: in particolare quest’ultima, sempre secondo Automotive News e la testata gemella Automobilwoche, potrebbe essere messa in produzione addirittura prima del previsto, proprio l’estate prossima, come si trattasse di un passaggio di consegne con la storica hatch.

 

Non un fulmine a ciel sereno. Quella che appare come la fine di un’epoca, alla quale molti di noi si sentono legati, non è in realtà una sorpresa. Era da tempo infatti che le vendite della Fiesta, disponibile in Italia solo nelle versioni a cinque porte e rialzata Active, puntavano nettamente al ribasso. Ancora Automotive News Europe, citando come fonte Dataforce, spiega come le consegne dell’utilitaria in Europa siano calate a 39.395 esemplari fino ad agosto, dai 72.302 pezzi nei primi otto mesi. Ormai, la segmento B della Ford più venduta nel Vecchio Continente è la Puma, crossover sportiveggiante della stessa categoria, che ha totalizzato 91.604 consegne entro il secondo quadrimestre dell’anno. E che verrà offerta anche nella versione Bev nel corso del 2024. Insomma, cambiano le preferenze della clientela e scompaiono i modelli che ci hanno accompagnato fino all’età adulta. Ma a comandare, si sa, non è il cuore, bensì il mercato.

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