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Ford – Continua l’esodo dalla Russia: ceduto il 49% della jv con Sollers

ford – continua l’esodo dalla russia: ceduto il 49% della jv con sollers

Ford – Continua l’esodo dalla Russia: ceduto il 49% della jv con Sollers

sempre più lungo l’elenco delle Case automobilistiche internazionali che hanno deciso di dire addio alla Russia: la Ford ha scelto di seguire l’esempio della Renault, della Nissan e della Mercedes, cedendo il 49% della joint venture locale con la Sollers per la cifra simbolica di 1 euro.

L’operazione. La cessione è legata ovviamente alle conseguenze della guerra in Ucraina, che già a marzo avevano spinto la Casa statunitense a sospendere completamente tutte le attività nel Paese, compresa l’esportazione di componenti e ricambi o il supporto informatico e ingegneristico. A ogni modo, la vendita della partecipazione è solo l’ultimo passo di un percorso di progressivo ridimensionamento della presenza della Ford sul mercato locale iniziato nel 2019. L’Ovale Blu, nel quadro di un più ampio piano di riorganizzazione delle attività internazionali, ha chiuso tre stabilimenti (gli impianti di assemblaggio di Naberezhnye Chelny e San Pietroburgo e la fabbrica di motori di Elabuga) e ha trasferito il controllo della joint venture alla Sollers, che, a sua volta, ha concentrato tutte le attività sul segmento dei veicoli commerciali.

Esodo continuo. La Ford, che come altri concorrenti ha la possibilità di riacquistare le azioni entro un periodo di cinque anni e “se la situazione globale dovesse cambiare”, si aggiunge, come detto, a un elenco sempre più lungo di addii: Renault ha ceduto il 100% della fabbrica di Mosca alla municipalità della capitale russa e il 67,69% dell’AvtoVaz all’istituto di ricerca automobilistico Nami; la Nissan ha venduto allo stesso istituto tutte le attività, tra cui l’impianto produttivo e il centro di ricerca e sviluppo di San Pietroburgo; la Mercedes ha trasferito i suoi asset, a partire da una fabbrica alle porte della capitale, alla catena di concessionari Avtodom; la Toyota ha chiuso il sito di San Pietroburgo. Tutti gli altri costruttori esteri hanno già sospeso le rispettive attività e sono alla ricerca di acquirenti locali. Si vocifera di possibili vendite anche per Volkswagen e Hyundai-Kia.

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