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Ford – A Valencia saranno tagliati più di mille posti di lavoro

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Ford – A Valencia saranno tagliati più di mille posti di lavoro

La Ford continua a ridimensionare la sua presenza in Europa, con una nuova iniziativa volta a riorganizzare le attività produttive nel Vecchio Continente. Questa volta, però, l’Ovale Blu non procede con la chiusura di uno dei suoi (ormai pochi) impianti europei, bensì con il taglio della forza lavoro nell’impianto che avrebbe dovuto beneficiare del passaggio alla mobilità elettrica e della contestuale decisione di dire addio alla produzione di automobili nella tedesca Saarlouis. Infatti, la Casa statunitense ha presentato un piano per tagliare più di mille posti alla fabbrica di Almussafes, alle porte di Valencia (Spagna).

La proposta. In particolare, la direzione aziendale ha presentato alle organizzazioni sindacali locali delle proposte per adeguare la forza lavoro a programmi produttivi caratterizzati da un’ampia revisione della gamma europea. La fabbrica spagnola è destinata a una drastica riduzione del carico lavorativo con lo stop ad aprile della produzione delle S-Max e Galaxy: in sostanza, Almussafes continuerà a produrre solo la Kuga e e il furgone Transit Connect fino all’arrivo, nel 2025, dei modelli basati su una nuova piattaforma per le elettriche, per la quale la Ford aveva preferito proprio l’impianto spagnolo a quello di Saarlouis. Nel dettaglio, la Casa ha intenzione di tagliare 1.144 delle 6 mila posizioni iberiche, facendo ricorso a misure di accompagnamento all’uscita come i prepensionamenti e i congedi incentivati. Per l’impianto di Valencia, dove, tra l’altro, si ricorre fino a giugno a un Erte (strumento analogo alla nostra cassa integrazione) per 700 dipendenti, si tratta del terzo piano di riduzione dopo quelli del 2020 e del 2021 che, in concomitanza con lo stop alla produzione della Mondeo, hanno portato all’uscita di un altro migliaio di lavoratori. L’annuncio della Ford non fa altro che confermare le conseguenze sociali e occupazionali della transizione verso la mobilità elettrica, ancor di più dopo i 3.800 tagli annunciati nelle attività ingegneristiche e amministrative. Del resto, l’assegnazione ad Almussafes della nuova piattaforma aveva sì garantito un futuro alla fabbrica, ma non all’intero organico: la direzione aziendale, infatti, era stata chiara nell’anticipare un “significativo” ridimensionamento proprio a causa della conversione all’elettrico.

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