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Follie, lusso e sogni della California. In viaggio con la Maserati

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LOS ANGELES – Nelle sue migliori espressioni, la California offre uno stile di vita definitivo ma per chi la visita ed ancor più per chi vi abita, i prezzi sono da capogiro. Il nostro lungo viaggio sulla Maserati Levante Trofeo V8 – a sua volta espressione del miglior Made in Italy su cui gli americani abbienti spendono senza freni – ha evidenziato come da Los Angeles a Santa Barbara e da Monterey e San Francisco, la domanda verso il lusso sia ai massimi storici con immobiliare, ospitalità ed automotive tra i settori più floridi.

La ricerca dell’esclusività non deve stupire più di tanto perché a latere dell’immaginario tutto palme, surf e corpi tonici, la California è la prima economia d’America (rappresenta da sola un terzo del Pil nazionale) ed in termini di prodotto interno lordo, la quinta più grande al mondo davanti a nazioni come Francia ed India. Il Golden State ospita il 10 percento delle aziende (tra cui i colossi Alphabet ed Apple) presenti su Fortune 1000, fornisce il 50 per cento dei prodotti ortofrutticoli al resto della nazione, ha giganteschi porti che collegano l’occidente con tutta l’Asia, detiene cinque delle dieci località più costose d’America e grazie all’avvento del Big-Tech, in contee come San Mateo nella Silicon Valley il reddito medio pro-capite è di 125.000 dollari. Nella baia di San Francisco che si estende fino a San Josè, abitano 264.000 milionari e ben 65 persone con tesori personali superiori al miliardo di dollari.

A Los Angeles i milionari sono almeno 192.000 e visto il clima soleggiato, l’aura dorata di Hollywood, la folta presenza di rapper, di sportivi e di personalità dello show-biz, la metropoli è una passerella per ogni tipo di vettura costosa e stravagante. La magnitudine del fenomeno si manifesta in molteplici destinazioni da red carpet permanente, a partire dal The Beverly Hills Hotel. Il palazzo rosa attorno al quale è nato l’omonimo quartiere (e parte della Dorchester Collection di proprietà del Sultano del Brunei come il vicino Hotel Bel-Air) è l’indirizzo più eclatante nel miscelare glamour e automobili da sogno. Qui è spettacolare anche il garage con un gran numero di collezioni private, e varie Rolls Royce d’epoca.

Per la casa di Goodwood come per tutti gli altri marchi extra lusso dell’industria automobilistica, la California del Sud (SoCal) è storicamente l’area geografica più redditizia tanto da supportare 5 dei 7 concessionari Rolls (incluso il top dealer di Beverly Hills) presenti nello Stato. Ferrari non dichiara i numeri al dettaglio ma concede che la zona di Los Angeles sia da tempo al vertice delle consegne. Specie nel codice postale 90210 dove le vetture del Cavallino Rampante sono parte integrante del quotidiano.

Los Angeles è un El Dorado anche per Automobili Lamborghini che nel 2022 ha venduto globalmente 9233 vetture, di cui 2721 negli Stati Uniti e 697 in California; sede dell’importante concessionario di Newport Beach e stato americano che ha acquistato il maggior numero di supercar made in Sant’Agata Bolognese. La Motor Valley è inoltre puntualmente rappresentata da un gran via vai di Maserati. Le più numerose sono Quattroporte, Gran Cabrio, Coupè Gran Turismo. Nelle zone di West Hollywood, chi acquista il Suv Levante tende a selezionare l’allestimento Trofeo V8 da 580 cavalli come il modello utilizzato nel viaggio. Maserati è uno dei marchi più apprezzati dai californiani ma da Melrose a Bel-Air ai valet parking dei locali attualmente di gran moda quali Kateen, si scorgono anche una quantità impressionante di Bentley; sono gli stessi clienti che possono permettersi scontrini da 500 dollari a testa per cenare ad un giapponese quotato come n/naka e che di recente, hanno contribuito al record di commissioni personalizzate ricevute dalla divisione Mulliner. Gli USA sono per Bentley il primo mercato ed il concessionario di Beverly Hills, una garanzia d’incassi top ad ogni chiusura di bilancio.

Al pari di clima e paesaggio, l’arrivo a San Francisco presenta invece un differente panorama automotive; più riservato ma non per questo meno costoso. Le fuoriserie, i mezzi di lusso, non si vedono tanto per le ondulate strada quanto nei garage. Quelli in zona Downtown costano 80 dollari al giorno e sono stipati d’investimenti a quattro ruote. In quello sotterraneo utilizzato dai top manager delle banche del Financial District e dai clienti del Four Seasons at Embarcadero, non c’è uno spazio libero: “Di recente la richiesta per esperienze e soggiorni di lusso è cresciuta così tanto, che la compagnia ha deciso di aprire un secondo albergo in città rilevando da un competitor diretto, gli ultimi dieci piani di un grattacielo” ci racconta il Direttore Marketing Xavier Bon.

Il turismo alto spendente è un’altra gallina dalle uova d’oro e negli ultimi anni, la California ha ampliato l’offerta con l’arrivo di quotate realtà europee come Belmond (parte del gruppo LVMH di Arnault, l’uomo attualmente più ricco del mondo) e le dimore Relais&Chateaux. Tutte destinazioni frequentate dalla supercar e classic car culture californiana; movimento che brilla di luce propria anche nella penisola di Monterey dove nell’ultimo concorso di eleganza di Pebble Beach, la vendita di vetture d’epoca all’asta ha registrato un nuovo record con 469 milioni di dollari incassati. Nella medesima zona sorge anche Carmel-by-the-sea; altro rifugio accessibile all’1% in cerca di privacy e cittadina costiera in cui Brad Pitt ha recentemente acquistato una villa per 38 milioni di dollari. L’esclusività senza compromessi trova udefinitiva e solitaria espressione trenta chilometri a sud delle Carmel Highlands, lungo la mitica highway-1. Nascosto dalla vegetazione, il Post Ranch Inn affitta le sue cabine panoramiche vista oceano ad almeno 4000 dollari al giorno e per soggiornarvi, anche le celebrità devono spesso passare per la waiting list.

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