Fiat Topolino – tornata (e ora è una citycar elettrica)
Ha la sua personalità. Questo nuovo modello pensato per la micro-mobilità cittadina a zero emissioni, come si vede chiaramente dalla prima foto diffusa dalla Fiat, non nasconde la sua derivazione dall’originale d’Oltralpe, di cui mantiene tutti i concetti fondamentali, ma se ne distanzia per un trattamento estetico dalla personalità piuttosto spiccata.
Analizziamo il design: il frontale. Il muso della Topolino, in particolare, è la parte della (piccola) carrozzeria a cui viene affidato il compito più importante per evidenziare l’identità del modello: si notino, al riguardo, i gruppi ottici sdoppiati, con gli elementi principali dal contorno cromato e quelli secondari, posizionati più in basso e accomunati ai primi dalla forma circolare. un insieme sfacciatamente ispirato a quello della Fiat 500 del 1957, anche per la bombatura arcuata che attraversa il frontale sopra il logo della Casa e per la nervatura trasversale sotto il parabrezza, a sua volta un omaggio alla linea del cofano a coperchio del cinquino originale.
Fa il verso alle spiaggine. Attenzione anche a interni (e dintorni): le portiere, almeno nella prima foto, sono state sostituite da cordoncini che accostano la Fiat Topolino al mondo delle spiaggine degli anni ’60. Un vocabolario già ripreso in diverse occasioni dal marchio, che torna anche nell’abitacolo, dove si scorge un rivestimento bicolore a bande longitudinali sulla plancia. Il tetto in tela apribile a tendalino e i cerchi bicolore bianco/cromato completano un quadro estetico dal gusto indubbiamente “vintage”.