Fiat Topolino, la storia della prima 500
Nel 1936 esce la Fiat 500A, che subito viene soprannominata “Topolino” per via del suo aspetto: ecco la sua storia
All’inizio degli anni ’30, alla Fiat venne affidato l’incarico di realizzare una vettura affidabile ed economica, con un prezzo inferiore alle 5mila lire, per motorizzare la classe operaia italiana
Dopo alcuni progetti falliti, il progetto venne affidato a Dante Giacosa. Dopo un intenso periodo di lavoro, il giovane ingegnere realizzò il prototipo ZeroA
Il 10 giugno 1936, la Casa torinese lanciò il modello definitivo della sua nuova utilitaria. Il suo nome ufficiale era Fiat 500
Immediatamente, alla vettura venne dato il soprannome di “Topolino”, per via delle sue forme che ricordavano il sempre più popolare personaggio di Walt Disney
La vettura era stata progettata per essere il più semplice possibile, ciononostante il prezzo finale era di molto superiore a quello richiesto all’inizio degli anni ’30: per acquistare una Topolino erano infatti necessarie 8.900 lire (20 volte lo stipendio medio di un operaio specializzato)
Nel 1948 venne lanciata la 500 B, identica nell’aspetto ma che garantiva numerose migliorie tecniche come la potenza incrementata a 16,5 cavalli e consumi inferiori
Nel ’49 arrivò la versione “C”, che portava in dote ulteriori migliorie tra cui l’adozione dell’alluminio per la testata al posto della ghisa
Per l’occasione, venne anche ridisegnato il frontale
Protagonista di un buon successo di pubblico, la produzione della famiglia Topolino cessò a metà degli anni ’50, con il lancio della 600 e della Nuova 500