Ferrari 499P LMH
Il bel sole di Imola contribuisce a scaldare gli animi nella domenica delle Finali Mondiali Ferrari. Dopo le ultime gare che hanno incoronato i Campioni delle categorie Coppa Shell e Trofeo Pirelli del Ferrari Challenge, alle ore 13;00 si svolgerà il Ferrari Show.
Ma il numerosissimo pubblico che sta invadendo paddock e tribune dell’Autodromo Enzo e Dino Ferrari avrà anche un’ulteriore e particolare attrazione da godersi.
L’Aeronautica Militare porterà in cielo una coppia di velivoli Eurofighter del 4° Stormo Caccia dell’Aeronautica Militare sorvolerà, nel pomeriggio di domenica 30 ottobre, la pista del Santerno.
Da circa 100 anni il cavallino rampante lega indissolubilmente la scuderia Ferrari e l’Aeronautica Militare, un connubio che fonda le sue radici storiche durante la prima guerra mondiale, con le gesta dell’Asso degli Assi dell’aviazione, il maggiore Francesco Baracca.
In particolare si tratta di caccia intercettori Eurofighter appartenenti al 4° Stormo Caccia di Grosseto.
Ancora una volta il legame tra il mondo dei motori e l’Aeronautica Militare si rinnova. Motori e velocità, ma anche tecnologia, innovazione e soprattutto spirito di squadra, elementi cardine che accomunano i Reparti di volo dell’Aeronautica Militare e le scuderie del motor sport.
SCHEDA – La storia del Cavallino Rampante
Il cavallino rampante – di colore argenteo su campo rosso, rivolto a sinistra e con la coda abbassata – era lo stemma araldico del “Piemonte Reale Cavalleria”, uno dei più prestigiosi reparti dell’Esercito Italiano, presso il quale Francesco Baracca prestò servizio ad inizio del Novecento.
Il 19 giugno 1918 Francesco Baracca non rientrò da un volo di guerra sul Montello e il suo corpo fu trovato solo alcuni giorni più tardi accanto ai resti bruciati dello SPAD su cui volava.
Da quel momento, furono i genitori dell’Asso a tenerne vivo il ricordo e fu un incontro – il 16 giugno 1923 durante il Circuito del Savio – tra il padre di Francesco Baracca, Enrico, e un giovane Enzo Ferrari (all’epoca al volante di un’Alfa Romeo) a preparare la strada a quello che diventerà un mito a livello mondiale.
A quell’incontro seguì quello tra la madre di Francesco e il costruttore modenese, al quale la contessa Paolina Biancoli donò il prezioso emblema accompagnandolo con queste parole: “Ferrari, metta sulle sue macchine il cavallino rampante del mio figliolo. Le porterà fortuna”.
“Conservo ancora la fotografia di Baracca, con la dedica dei genitori con cui mi affidano l’emblema” – scriveva Enzo Ferrari il 3 luglio 1985 allo storico lughese Giovanni Manzoni – “Il cavallino era ed è rimasto nero; io aggiunsi il fondo giallo canarino che è il colore di Modena”.
Il Cavallino Rampante tornò ad apparire come stemma della 91ª negli anni ’20, per ricevere poi una definitiva consacrazione quale insegna del 4º Stormo della Regia Aeronautica per volere di Amedeo d’Aosta che allora lo comandava. Lo stesso stemma fu inoltre impiegato per un periodo anche sulle moto Ducati, su richiesta dell’allora progettista Fabio Taglioni, originario di Lugo di Romagna. Il cavallino rampante vola tuttora sul timone di coda degli Eurofighter dell’Aeronautica Militare e, come noto, corre sulle auto di Maranello.